ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA & BASILICATA Pag. 5 ) |
domenica 4 gennaio 2004 |
caso La sinistra contro Mantovano
«I prodotti di Banca 121
di quel genio di De Bustis»
LECCE «Nessuna manovra politica, tanto meno del centrosinistra, dietro le quinte della vendita della banca 121 al Monte dei Paschi. Il tentativo di accostare la vicenda all'onorevole Massimo D'Alema è solo una pericolosa strumentalizzazione». Il quartier generale leccese dei Ds fa quadrato intorno al proprio leader, tirato in ballo dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano in occasione dell'incontro tenutosi venerdì scorso in Prefettura, dove insieme a sindacati, parlamentari salentini e vertici dell'Mps ha fatto il punto sulle prospettive dei risparmi a rischio delle migliaia di sottoscrittori dei titoli strutturati, finiti nell'occhio del ciclone giudiziario innescato dalla procura di Trani. «Peccato che D'Alema sia assente - aveva detto Mantovano - lui sì che avrebbe potuto dire molto sulla sovrapposizione tra politica e sistema bancario». E ieri, puntuale, è giunto il contrattacco dei Ds, che hanno giudicato grave l'atteggiamento assunto del sottosegretario proprio a margine di un incontro per l'esame delle paventate contrazioni sui livelli occupazionali. «Un comportamento più rispettoso dei fatti e delle regole del mercato è indispensabile considerato il ruolo istituzionale ricoperto - hanno detto i Ds - ancor più se nel frattempo sono state avviate delle indagini da parte della magistratura». Alla riunione dei Ds erano presenti, tra gli altri, l'onorevole Antonio Rotundo ed il consigliere regionale Sandro Frisullo. «Dove vi sia stato un "uso politico di un istituto di credito" come Mantovano denuncia da tempo è incomprensibile», hanno commentato. «Si pensa a concessioni di credito a imprese amiche? Assunzioni clientelari? Oppure a imposizioni di voto a dipendenti e loro famglie? Se di questo si è trattato - hanno aggiunto - è doveroso denunciare gli abusi alle autorità competenti. Altrimenti la denuncia ha il sapore sgradevole della misera polemica politica». E nella scia delle polemiche si inserisce anche il presidente provinciale di An Saverio Congedo. «La "finanza innovativa" che ha creato l'enorme giro di titoli venduti ai risparmiatori - rileva - si deve al "genio" del dottor Vincenzo De Bustis, già direttore generale di Banca del Salento, e quindi dell'Mps. E tutti sanno a chi e quanto De Bustis sia stato politicamente vicino, soprattutto in importanti occasioni elettorali. I Ds - prosegue - devono lasciarci preoccupare per la sorte delle decine di milioni di euro "bruciati" in questi territorio, che stanno prococando, alla scadenza dei titoli, l'abbattimento dei risparmi di una vita per migliaia di persone. Bene ha fatto l'onorevole Mantovano ha convocare nella sede istituzionale più adeguata, la Prefettura, tutti i soggetti interessati alla vicenda. Se altri avessero avuto il medesimo senso istituzionale quando si realizzavano certe spregiudicate operazioni finanziarie, oggi non staremmo a piangerne le conseguenze».
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