ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: GAZZETTA DI LECCE Pag. 70 ) |
Mercoledì 5 Febbario 2003 |
I sindaci del Salento hanno accolto con favore la commissione voluta dal sottosegretario Mantovano per controllare l'aggiudicazione degli appalti «Sì, vigiliamo contro il rischio di mafia»
Appalti poco trasparenti? Opere pubbliche la cui realizzazione diventa compito quasi esclusivamente delle imprese che avrebbero formato un «cartello»? I sindaci salentini sono divisi. Tutti, comunque, sia di destra che di sinistra o del centro, plaudono all'iniziativa del sottosegretario Mantovano che mira a scoprire l'esistenza di un «cartello» di imprese che si accaparrerebbe una cospicua fetta di appalti pubblici. Però in molti sono abbastanza scettici. Insomma, sarebbe difficile, se non addirittura impossibile, scoprire i furbi. «Se qualcuno non parla - dicono - non li si scoprirà mai».
Antonio Lia, sindaco di Specchia e presidente dell'Anci (associazione nazionale Comuni italiani) è contento dell'iniziativa dell'onorevole Mantovano. «Gli daremo - afferma - tutta la collaborazione possibile. Temo però che sia difficilissimo scoprire eventuali truffe, se così si può dire, a danno degli enti locali. Da quel che ho compreso, Mantovano ipotizza l'esistenza di un "cartello" di imprese che preventivamente si metterebbero d'accordo sugli appalti, sulle offerte da fare e su quali vincere. Insomma: tutte parteciperebbero a un certo numero di gare, ma preventivamente deciderebbero, senza giocare al ribasso, quale dovrebbe fare l'offerta migliore per aggiudicarsi l'appalto». «Non ho mai avuto sentore - afferma Eugenio Ozza, già deputato ed ora sindaco di Ugento - che simili cose si siano verificate nel mio Comune. Del resto, se alcune imprese si mettono d'accordo per dividersi gli appalti, un singolo Comune non può scoprirlo. Bisognerebbe effettuare una verifica di tutte le gare d'appalto sul territorio, sulle aziende partecipanti e su quelle vincitrici. Ma anche dopo un lavoro simile, dubito che si possa approdare a qualcosa. Certo, ben venga l'iniziativa di Mantovano: gli daremo tutta la collaborazione possibile». «C'è da dire - aggiunge Ozza - che se effettivamente si verificano casi simili, si danneggiano non solo gli enti locali ma anche gli imprenditori onesti che, con questi meccanismi perversi ipotizzati, vengono tagliati fuori». Il senatore Francesco Chirilli, sindaco di maglie, sostiene che certi «cartelli» di imprese sono sempre esistiti. «Si tratta di accordi - dice - che moralmente sono condannabili, ma non credo che possano essere considerati alla stregua di una truffa, se il progetto viene realizzato così come si chiede, se i prezzi sono quelli di mercato e se, tutto sommato, la trasparenza degli atti viene rispettata. Diverso è, invece, se ci dovessero essere infiltrazioni mafiose. Non credo che questo sia il caso dei Comuni salentini. E comunque, ben vengano le iniziative come quella di Mantovano che mirano ad una maggiore trasparenza in modo che tutti si possa stare più tranquilli». Un problema diverso, invece, viene posto da Franco Vincenti, sindaco di Surbo. «Ho notato - dice il primo cittadino - che alcune imprese edili pur di aggiudicarsi l'appalto e, quindi, di lavorare, propongono ribassi eccessivi. Poi non ce la fanno a stare nei costi e, quindi, sospendono i lavori. In questo modo danneggiano l'ente locale che non riesce a realizzare quanto avrebbe voluto e danneggiano anche l'impresa edile più seria che, nella busta, aveva offerto un ribasso più realistico». «A Surbo - dice ancora Vincenti - stiamo vivendo questa realtà. I lavori della nuova sede muinicipale, infatti, sono sospesi. Inoltre, nei giorni scorsi, abbiamo svolto una gara d'appalto per un'altra opera pubblica: se l'è aggiudicata un'impresa con un ribasso di circa il 21 per cento. Sono queste problematiche che bisogna affrontare: la trasparenza deve cercare di garantire anche questi aspetti. All'amministratore interessa che l'opera pubblica progettata poi venga realizzata». «Un tempo, soprattutto dopo Tangentopoli - ricorda il sindaco di Galatina, Giuseppe Garrisi - pur di lavorare, alcune imprese vincevano le gare d'appalto con ribassi davvero eccessivi. E poi magari non riuscivano a completare il lavoro. O erano costrette a risparmiare su qualcosa, dal materiale alle norme di sicurezza. Ora il legislatore ha immesso alcuni correttivi ed anche le offerte con ribassi eccessivi vengono escluse. I cartelli tra imprenditori? Non so se ci siano. Penso che sia difficile scoprire certi accordi privati. Comunque, ben venga l'iniziativa del sottosegretario Mantovano, soprattutto se riuscirà ad ottenere maggiore trasparenza».
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