ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  LA GAZZETTA DI LECCE   Pag. 80     )
Martedì 11 Marzo 2003

 

La carovana antiracket ha fatto tappa ieri mattina a Lecce, presente il sottosegretario Mantovano. Un timore diffuso

«Se manca la sicurezza, la gente non denuncia»



La gente ha paura, e per questo sono in calo sia le denunce per estorsione sia quelle per usura. I cittadini vogliono sentirsi tutelati dallo Stato, da tutte le istituzioni, e se manca la sicurezza, non denunciano neppure se dalla loro parte hanno le associazioni nate proprio per combattere racket ed usura.

Il grido d'allarme è stato lanciato ieri mattina dagli animatori della «carovana antiracket»: undici camper in giro per l'Italia, che capeggiati dall'ex commissario governativo Tano Grasso, l'imprenditore calzaturiero siciliano tra i primi a ribellarsi al «pizzo», e dal presidente della Federazione italiana delle associazioni antiracket, Lino Busà, hanno fatto tappa nel capoluogo salentino.

Uomini e mezzi hanno scelto come luogo per incontrare i rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e delle due associazioni leccesi impegnate nella lotta ad estorsori e «signori del pizzo» (sono quelle di Lecce e di Casarano presiedute da Carlo Miccoli e Maria Isernia), il mercato bisettimanale della zona 167/B.

Al cospetto degli ambulanti impegnati nella giornata di lavoro, condivisi dal sottosegretario Alfredo Mantovano, Grasso e Busà hanno incitato i presenti a non lasciarsi sfuggire l'opportunità che lo Stato offre alle vittime di vedere risarciti i danni subiti da bombe, incendi ed usura. «Non denunciare, oggi è da stupidi - ha sottolineato il vice ministro -, anche perché nelle casse del Tesoro ci sono ancora mille miliardi di vecchie lire destinati proprio al ristoro». Ed anche a proposito della recrudescenza della malavita, ha aggiunto: «Oggi la prevenzione passa attraverso la repressione. Tuttavia, al di là delle colorazioni politiche, per combattere il racket e l'usura, e più in generale la malavita, non bastano le avanguardie, ma è necessario lo sforzo di tutti».

Alla manifestazione erano presenti i gonfaloni della Provincia e dei comuni di Lecce, Aradeo, Campi, Carmiano, Cavallino, Gallipoli, Maglie, Surano e Surbo.

A margine della «carovana», alcuni rappresentanti della fondazione senza scopo di lucro, «Adventum», fondo per la solidarietà e l'antiusura, hanno distribuito volantini per pubblicizzare le attività del sodalizio nato nel '95 e riconosciuto con decreto ministeriale l'anno successivo. Nel volantino si legge tra l'altro, che con prestiti da 500 a 7.700 euro a pensionati, famiglie, commercianti ed artigiani che non possono fare ricorso al credito convenzionale perché protestati o con sofferenze bancarie, sono stati risolti 1.090 casi.

Un plauso all'iniziativa è stato infine espresso dall'onorevole di Allenza nazionale, Ugo Lisi, che per l'occasione ha anche ricordato l'iniziativa presentata lo scorso anno dai parlamentari del suo partito, per l'approvazione di una legge atta ad agevolare l'accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese, attraverso strumenti finanziari innovativi, in quanto il racket è un cancro per l'economia, che va combattuto.


 

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