Il consiglio dei ministri esaminerà domani, 12 settembre, lo schema di decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza in seguito ai danni provocati dal maltempo che ha colpito la provincia di Taranto. Lo ha reso noto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che, in un comunicato, riferisce di avere avuto al riguardo assicurazioni dal vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini.

Nella nota, inoltre, Mantovano precisa che «la quantificazione dello stanziamento avverrà all'esito dell'apposita richiesta che dovrà inoltrare la Presidenza della Regione Puglia». Otto milioni e 350 mila euro per ricostruire i ponti crollati, altri 25 milioni di euro per il ripristino delle strade: questa la prima stima, elaborata dai tecnici della Provincia di Taranto, delle somme occorrenti per riportare alla normalità la viabilità nelle zone colpite dal nubifragio. Ieri la giunta provinciale ha esaminato una relazione stilata da due tecnici dell'ente e dall'assessore ai Lavori pubblici, Francesco Marangi, dopo alcuni sopralluoghi. In particolare nella relazione si segnala che è completamente crollato il ponte sul fiume Lenne lungo la strada provinciale 31 che collega il Comune di Palagiano alla statale jonica 106. La ditta che stava eseguendo i lavori di consolidamento dello stesso ponte è intervenuta per mettere in sicurezza l'intero cantiere. È franato - è detto ancora nella breve relazione - un tratto di strada della provinciale 41 che collega Massafra a Noci, in prossimità dell'innesto con la statale 581. Per questo motivo non si possono raggiungere da quella via le abitazioni e le aziende agricole e zootecniche situate sul versante nord. Nel frattempo sono state avviate le procedure per l'intervento di consolidamento della scarpata. Acqua e fango hanno inoltre spazzato via due tratti della provinciale 103 ai lati di un ponticello in agro di Palagiano. Per ricostruire la strada, i tecnici consigliano di compiere uno studio immediato per progettare una soluzione che eviti danni di questa portata.

Sino ad oggi, per gli interventi di urgenza post-nubifragio, la Provincia ha utilizzato 35 persone fra tecnici e operai e 20 macchine fra camion, pale meccaniche e mezzi di minori dimensioni.