Oncologico, scende in campo anche il Comune. L'altra sera, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno in cui si invita il governo regionale ad accelerare l'attivazione del polo oncologico, verificando al contempo la possibilità di convenzionamenti con altre strutture oncologiche al fine di venire incontro, nel breve termine, alle esigenze dell'utenza salentina.

Nell'ordine del giorno si rileva che ormai a circa vent'anni, presso l'ospedale Vito Fazzi, sorge una struttura di sei piani, con più di 100 posti letto, originariamente destinata ad ospitare il polo oncologico e a servire i pazienti di Lecce, Brindisi e Taranto. «Tale struttura - viene sottolineato - non ha mai espresso tutte le sue potenzialità a causa di difficoltà di ogni tipo e soprattutto di ordine finanziario, aggravate dal dimensionamento della Finanziaria 2003. Tutto ciò sta provocando una vera e propria fuga di pazienti, già duramente provati da disagi personali, familiari ed economici, verso altre province o altre regioni». Si rileva, tra l'altro, che la Regione comunque provvede a rimborsare le spese sostenute per le cure eseguite fuori i confini regionali, e che tali rimborsi potrebbero essere investiti nel polo oncologico pugliese.

Sulla questione interviene anche l'avvocato Lucio Caprioli, il quale - in una lettera inviata ai difensori civici di Comune e Provincia - sottolinea che il conflitto insorto tra il sottosegretario Mantovano e il presidente della Regione Fitto, si manifesta in un contesto di grave carenza di attività politica da parte dei sindaci del bacino di utenza. Da qui, dunque, la necessità di convocare senza indugio la conferenza dei sindaci.