ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: GAZZETTA DI POTENZA Pag. 66 ) |
Sabato 20 Marzo 2004 |
(a.i.) Parla il rappresentante del Governo.I dati su usura e racket
«In Basilicata è necessario
mantenere alta l’attenzione»
«La Basilicata non è una realtà comparabile a quelle di aree ad alta densità criminale. Questo non significa, però, che sia una zona dove tutti possono dormire sonni tranquilli. E non si possono dormire sonni tranquilli nel senso che c’è un’attenzione verso i rischi che questo territorio presenta, un’attenzione che non può far affidamento solo sulla naturale tranquillità dei lucani». A parlare è il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. A margine dell’incontro sulla firma dei protocolli, il rappresentante del Governo evidenzia come in Basilicata sia indispensabile vigilare. Soprattutto per alcuni reati come l’usura. «Nel 2003 i procedimenti per estorsione in tutta la regione sono stati 94, quelli per usura 12. Certo, vedendo queste cifre si può immaginare che una parte del fenomeno sia ancora sommerso» precisa. Diventa, quindi indispensabile denunciare. «Poi, uno dei settori sui quali si sta riflettendo e che necessita di analisi superiori rispetto al passato è quello del mondo agricolo e la Procura nazionale antimafia sta dedicando da tempo attenzione a questo problema - commenta Mantovano. - Quello che però è essenziale, e il protocollo sottoscritto oggi va in questa direzione, è che da parte di ciascun operatore economico ci debba essere la consapevolezza che senza la sua denuncia la capacità operativa delle forze di Polizia c’è ma è limitata. Se nel passato la denuncia poteva apparire un atto eroico, oggi, dev’essere percepito come un atto di buonsenso, mentre la non denuncia è un atto stupido. In ogni caso, chi riceve una richiesta estorsiva vive delle condizioni drammatiche anche di solitudine. C’è bisogno di solidarietà che può venire dall’associazionismo antiracket, ma non può mancare da parte dell’associazione di categoria alla quale si è iscritti». E’ l’allarme terrorismo non potrebbe far ipotizzare una riapertura della sede dei servizi a Potenza, chiusa lo scorso anno? «Non entro nel merito delle determinazioni tecniche dei direttori dei due servizi - conclude Mantovano. - So che i servizi italiani sono i migliori, se questo è l’effetto di scelte organizzative non ho che da condividere l’impostazione generale».
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