ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA DI BRINDISI  Pag.   93   )
Venerdì 21 Febbario 2003

Piero Argentiero

COMMISSINE ANTIMAFIA/ Ieri nel capoluogo:«La Malboro city non esiste più»

Brindisi non è sigarette

Il presidente Centaro:«La situazione è molto migliore»


«La situazione a Brindisi e provincia in questi ultimi quattro anni è notevolmente migliorata sotto l'aspetto della criminalità. Non siamo più nella Marlboro city». Il senatore Roberto Centaro (FI), presidente della Commissione parlamentare antimafia, conversando con i cronisti dice d'essere decisamente soddisfatto per la situazione trovata. Pensava peggio. L'Operazione primavera di tre anni fa, disposta dal ministro dell'Interno Enzo Bianco non fu vana. «I riflessi positivi di quell'operazione - dice Centaro - continuano ad esserci anche sotto il profilo di maggiore presenza delle forze dell'ordine, alle quali va dato atto dello straordinario lavoro e della capacità di coordinarsi sul territorio. Inoltre le precedenti visite dell'Antimafia sono servite ad attivare un circuito di sinergie tra i ministeri competenti per fronteggiare i punti di crisi».

Il presidente parla del pericolo del racket, della sua «diffusione endemica sia pure non in maniera violenta come negli anni scorsi. Ma Brindisi è da considerarsi il fiore all'occhiello per il nascere di associazioni antiracket.

Centaro è giunto a Brindisi di buon mattino. Alle 8,45 è stato ricevuto dal prefetto Giuseppe Amoroso. I lavori sono iniziati poco dopo e sono proseguiti sino a tarda sera, avendo concentrato le audizioni nella sola giornata di ieri.

La mattinata è stata dedicata al Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico e ai vertici delle forze dell'ordine. Hanno parlato di Enel, degli appalti dati dall'ente energetico nazionale, di porto, di istituti di vigilanza, di contrabbando, di Sacra corona unita.

Cominciamo da quest'ultima. L'operazione Mediana e la cattura di Vito Di Emidio hanno consentito di smantellare la Nuova Sacra corona. Ma questo ha ridato forza a vecchi capi come Giuseppe Rogoli e Salvatore Buccarella, che sebbene sommersi da anni di carcere, hanno cominciato a rimettere in sesto le fila. Il contrabbando è ormai defunto, ma c'è il racket delle estorsioni che fa paura. E poi ci sono queste presunte infiltrazioni della malavita nella Cosa pubblica. Si dice, perché a livello di inchieste giudiziarie non risulta nulla.

«I pregiudicati che hanno un rapporto di lavoro con il Comune - ha detto il sindaco Giovanni Antonino - sono persone con le quali si sta facendo un percorso di recupero. E alcuni erano già lì quando sono diventato sindaco».
Ma queste non sono infiltrazioni mafiose. E le accuse dei tre ex sindaci? Solo parole. Subito dopo è stato ascoltato il presidente della Provincia Nicola Frugis.

Ma torniamo al Comitato. Per quanto riguarda l'Enel è stato detto che i vertici sono stati sensibilizzati sulle gare di appalto on-line i quali si sono impegnati a rivederle. Il porto. Il presidente dell'Authority Luigi Giannini ha posto l'accento sulla sicurezza dal punto di vista funzionale. Mentre al prefetto i commissari hanno chiesto se nel Comitato portuale non ci sia qualche caso di incompatibilità. Come ad esempio componenti che abbiano subìto condanne. Il prefetto ha risposto che indagherà e la componente di minoranza (centrosinistra) della Commissione ha chiesto di rimuoverle immediatamente.

«La bonifica dell'attuale sistema oligopolistica - ha detto il senatore Euprepio Curto (An) deve essere accompagnata dal superamento dell'anomalia che prevede che prevede e consente la presenza di soggetti in palese conflitto d'interesse all'interno del Comitato». Si è parlato anche di istituti di vigilanza. «Particolare interesse - ha aggiunto Curto - suscita il sistema di gara con la quale sono assegnati alcuni appalti ad istituti di vigilanza». L'on. Luigi Vitali (FI) è soddisfatto per il lavoro della Commissione antimafia e anche per la situazione brindisina, notevolmente migliorata rispetto agli anni passati. Anche per lui appalti, subappalti, Enel, porto vanno monitorati continuamente. Vi sono, però - ha concluso - ancora gravi fenomeni di criminalità.

Conferenza di Nichi Vendola (Prc), Giuseppe Lumia (Ds) e del sen. Alberto Maritati (Ds). I tre parlamentari sono stati molto critici (soprattutto Maritati) per quanto riguarda la Commissione appalti creata giorni fa dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano (An): «Non c'è una base legale e servirà solo a creare confusione».

Lumia e Vendola hanno parlato dei concorsi a Francavilla Fontana. «Bisogna ristabilire - hanno detto - legalità in tutti gli appalti, ma vanno seguiti con grande attenzione anche i concorsi». Lumia ha aggiunto: «La lotta alla mafia deve continuare ad essere una priorità e deve confrontarsi con il ritorno di vecchi boss: si tratta di personaggi pericolosissimi perché sanno reclutare i giovani e hanno la capacità di saper interloquire con i colletti bianchi e sono dei potenziali professionisti».

Secondo Lumia è «urgentissimo affrontare il problema del racket e dell'usura che massacra imprenditori commercianti, operatori economici dell'agricoltura costretti a pagare tutti e meno». Lumia e Maritati ritengono che «il sistema degli appalti vada controllato innanzitutto dai cantieri stando lì, vedendo chi realmente fa il subappalto, chi le forniture, chi impone la mano d'opera. È lì che bisogna far emergere, se c'è, la presenza mafiosa».

Infine il caso Renna. Antonio Renna e il presidente del Club Ostuni di Forza Italia. Da tempo sollecitava l'Antimafia affinché inserisse il suo tra quello delle persone da ascoltare. Avrebbe voluto parlare della «Gestione appalti e finanziamenti per la realizzazione dell'università». Nei giorni scorsi gli è stato detto di fornire le carte dato che il calendario era stato già fatto. Lui ha fornito le carte. Ma non sono state prese in considerazione. E ieri sera ha scritto al presidente Centaro ed a tutti i commissari: «È con profondo senso civico che vi dobbiamo esternare il nostro disappunto per come avete affrontato la denunzia inviatavi da oltre un anno per la gestione appalti pubblici nel settore dell'università di Brindisi. Se le cose che vi abbiamo notificato sono false allora per favore fatemi arrestare subito. Se invece sono vere dovete intervenire subito».


 

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