Affidamento diretto del servizio d'igiene ambientale al consorzio Seta sempre nel vortice della polemica, alimentata dall'intervento del sindaco, pubblicato ieri, che il capogruppo consiliare Sdi Biagio Palumbo e l'indipendente Corrado Calvi accusano di essere stato elusivo.

«Il dottor Giuseppe Venneri si ostina a fare finta di non capire - dice Palumbo - che oggi il problema è politico e che le controversie di carattere giudiziario dovranno essere decise da altri. Sotto il primo aspetto, egli non dà alcuna risposta. Va premesso che nessuno è fiancheggiatore o amico di qualcuno e che le sue affermazioni offendono la sua intelligenza e cercano di offendere anche quella degli altri, che però non cadono nei tranelli». «Nessuno - aggiunge - ha mai fatto apparire la lettera della Sogea come un tentativo di ottenere a trattativa privata il servizio. Forse questo sta nella fertile immaginazione del dottor Venneri. Sta di fatto che la prova provata che la cifra con cui i gallipolini pagheranno il servizio non è per nulla certa e congrua, dal momento che altra ditta avrebbe fatto lo stesso servizio per importi inferiori, e che solo una gara ad evidenza pubblica avrebbe comportato confronti, risparmi per i cittadini e trasparenza. Della mancanza di tutto ciò il centrodestra risponderà alla cittadinanza».

Analogo, nei riferimenti politici, l'intervento di Calvi. Il quale, a proposito della posizione dell'onorevole Alfredo Mantovano, circa la denuncia penale di illiceità che dovessero emergere nell'affidamento, aggiunge: «Non ci si poteva aspettare niente di diverso da un galantuomo come Mantovano, anche se confidiamo che dai controlli emergerà la regolarità delle procedure. Rimane, però, il danno alla collettività, di cui dovrà dare conto soprattutto An, che dopo la mia sostituzione alla presidenza del Circolo, ha cambiato idea e non ha più sostenuto l'appalto pubblico, secondo l'impegno che il centrodestra, alla presenza dell'onorevole Mantovano, aveva assunto dinanzi al commissario straordinario. Il gruppo consiliare di An non può tacere su tale cambiamento».