ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PRIMO PIANO cronaca Pag. 2 ) |
Domenica 10 Agosto 2003 |
Berlusconi ha «confessato» di non leggere un romanzo da vent'anni ma non tutti lo imitano
Per i politici sarà un'estate... a tutto volume
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di libri in vacanza non se ne porterà. In un'intervista alla «Bild» ha infatti ammesso di non leggere un romanzo da vent'anni a causa dei troppi impegni di lavoro. Ma i parlamentari azzurri sono comunque incoraggiati alla lettura: nel sito ufficiale di Forza Italia c'è una lista di libri consigliati «per chi non si riconosce nello stereotipo che dipinge il popolo azzurro che non legge e non va al cinema». I libri suggeriti spaziano dalla politica alla globalizzazione alla storia del '900. Si va da Robert Kagan ("Paradiso e potere. America ed Europa nel nuovo ordine mondiale"), alla biografia di Saddam Hussein scritta da Magdi Allam. Trovano spazio anche Giampaolo Pansa con il suo «I figli dell' aquila» e Alessandro Cecchi Paone con «Si global», risposta filoamericana al celebre saggio di Naomi Klein. Un pizzico di autoreferenzialità nella scelta dell'ultima fatica del vice capogruppo azzurro alla Camera Fabrizio Cicchitto, autore insieme a Gianluigi Da Rold e Francesco Gironda di «La disinformazione in commissione stragi. Il grande inganno». Quasi tutti i politici che potranno passare agosto in piena libertà non rinunceranno al piacere della lettura. E la fantascienza, a sorpresa, è uno dei generi più gettonati in entrambi gli schieramenti. Il vicepresidente della Camera Fabio Mussi (che sotto l'ombrellone, però, si diletterà con le 'Confessioni di una mascherà di Yukio Mishima) ha appena terminato un classico del genere: 'Le tre stigmate di Palmer Eldricht' di Philip K. Dick. Mentre Antonio Pezzella, deputato di Alleanza Nazionale e relatore della patente a punti, confessa, con un po' di rossore, che in vacanza si porterà un bel po' di volumi della collana «Urania», visto che, dopo l'impegno degli ultimi mesi, ha «bisogno di un po' d'evasione». Libri un tantino più seriosi per il capogruppo dell'Udc a Montecitorio, Luca Volontè. «Sto leggendo un saggio sulla Lombardia di Carlo Cattaneo» afferma. Tra i politici, del resto, vanno forte i libri sugli Stati Uniti. Il Sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, sta leggendo «Le radici dell'ordine americano» di Russell Kirk, mentre il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone è alle prese con 'Terror and Liberalism' di Paul Berman. In vacanza qualcuno si porta pure i libri dei colleghi. La deputata di Rifondazione Titti De Simone, dopo aver finito l'ultimo di Paulo Cohelo, si dedicherà alle poesie di Nicky Vendola. Mentre l'azzurro Gaetano Pecorella rileggerà l'ultimo libro del senatore a vita Francesco Cossiga. Niente letture in vacanza, invece, per Francesco Nitto Palma, il deputato di Forza Italia porterà con sè solo un cd del 'Rigolettò e il suo sogno è ascoltarlo nel deserto. E nessun libro nemmeno per il presidente dei deputati della Lega, Alessandro Cè. «Non sto leggendo molto in questo periodo» taglia corto. Poliedrico, invece, il neoeletto coordinatore di Alleanza Nazionale, Ignazio La Russa. Nella valigia ha messo: 'Il dio del fiumè di Wilbur Smith, 'Reginà di Arrigo Petacco e 'Storie di ordinaria follià di Charles Bukowski insieme a un volume sui percorsi della destra italiana, a partire dall'Msi di Giorgio Almirante.
|
vedi i precedenti interventi |