ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PRIMO PIANO        Pag.  2 )
Sabato 10 Aprile 2004

 

Terrorismo Nessun segnale di attacco imminente, ma la vigilanza resta alta

 Pasqua, schierati 23mila uomini

La data dell'11 aprile coincide con gli anniversari delle stragi islamiche


 

ROMA Dopo l'allargamento del numero degli obiettivi sensibili e fissi - passati da poco più di ottomila ad oltre tredicimila - sale anche il numero degli uomini chiamati a garantirne la vigilanza e il controllo ma anche impegnati ad assicurare una Pasqua sicura alle migliaia di italiani e turisti stranieri che affolleranno le città. Si tratta, di un «esercito» di 23mila uomini: 19mila appartenenti alle forze di polizia e quattromila militari, ha spiegato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, ribadendo la preoccupazione e le difficoltà di chi è chiamato ad affrontare una minaccia come quella rappresentata dal terrorismo islamico e dagli attacchi kamikaze. «Alla vigilia di festività importanti - ha detto il sottosegretario - si alza sempre il livello di attenzione e c'è un rafforzamento delle misure di protezione: si tiene conto del fatto che durante questo periodo c'è un maggior numero di persone nelle città d'arte, nelle chiese e nei musei».

Quanto avvenuto a Madrid l'11 marzo e il fatto che proprio il giorno di Pasqua coincida con l'anniversario della stragi alle stazioni, ha aggiunto Mantovano «aumenta la preoccupazione». Per questo la strategia, ha sottolineato, «è la sorveglianza stretta sui possibili obiettivi di attacco».

Una strategia che «non si gioca solo in difesa, in attesa di un attacco» ma anche con una «forte attività di prevenzione». Metal detector prima di varcare piazza San Pietro; con i turisti che si fermano davanti a poliziotti e e carabinieri, per il controllo delle borse prima di poter andare ad ammirare la basilica. Questa una delle misure antiterrorismo, come quella di chiudere di notte al traffico automobilistico via della Conciliazione, per proteggere uno degli obiettivi considerati più sensibili.

L'attenzione rimane alta, dunque, in tutte le città, i porti, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e in tutti quei luoghi dove potrebbe radunarsi un ampio numero di persone, in primo luogo chiese, monumenti e siti archeologici che saranno i più frequentati durante i riti pasquali.

Non ci sono, però, allarmi specifici e il Viminale è tornato ieri a ribadirlo. «Fino a questo momento non risulta nessuno specifico segnale di imminenti attacchi terroristici in Italia - fanno sapere dal ministero dell'Interno - ferme restando le dichiarazioni rese mercoledì scorso dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu nella sua informativa alla Camera». L'attenzione degli investigatori si concentra sull'analisi di tutte le informative dei servizi militare e civile arrivate in questi giorni e che vengono valutate con il massimo scrupolo. Nella sua informativa dell'altro ieri, Pisanu aveva sottolineato che «il terrorismo internazionale di matrice islamica è una minaccia multiforme, poco prevedibile, che può scatenarsi sia per impulsi esterni, sia per autonoma decisione di gruppi o cellule dormienti presenti anche sul territorio nazionale».

Il ministro, escludendo «allarmi eccessivi» e «banali rassicurazioni», aveva quindi aggiunto che «noi stiamo facendo tutto il possibile per valutare con realismo l' incombente minaccia terroristica e per fronteggiarla con la massima efficacia».


    

 

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