ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA - BASILICATA Pag. ) |
Domenica 11 maggio 2003 |
Enrica Simonetti DONNE / Convegno di Bari del Soroptimist
«Turismo sessuale vergogna italiana»
BARI - Vendute comprate e rivendute sulla strada è il destino di donne non troppo lontane da noi. Vengono dalla Moldavia, dalla Romania, dalla Macedonia: sono «schiave che fruttano ai clan da 30 a 60 milioni di vecchie lire al mese. Sono donne per le quali altre donne quelle che aderiscono al «Soroptimist International d'Italia», hanno deciso di muoversi, in occasione del quarantennale della fondazione del club barese, celebrato ieri con un convegno al Comune. Un incontro dal quale è partito il grido d'allarme del sottosegretario agli Interni on Alfredo Mantovano: «Le istituzioni italiane combattono il fenomeno dello schiavismo, ma ci sono italiani che invece collaborano con lo schiavismo sono quelli che ho visto durante una mia recente visita in Moldavia, negli alberghi del turismo sessuale». I passi avanti però ci sono. C'è la legge che l'Italia ha adottato come prima nel mondo e che fa parte dell'art. 18 del testo unico sull'immigrazione «Non tutti gli art 18 sono contestati» ha ironozzato Mantovano, ricordando che grazie a questa normativa (che si deve a Livia Turco) ben 2500 persone sono state soccorse. «È in discussione al Parlamento - ha detto l'on. Mantovano - la nuova legge sulla tratta, che è un contributo importantissimo» E poi ci sono i programmi del Ministero dell'interno, quelli che permettono alle vittime della tratta di rientrare nel proprio Paese (e poi di collaborare con le indagini) munite di due borse lavoro. Ma non è facile combattere contro gli schiavisti. Al convegno, al quale hanno partecipato il sindaco Simone Di Cagno Abbrescia, l'assessore alla Cultura Angela Filipponia, il sen. Ettore Bucciero e che è stato introdotto e moderato dalla presidente nazionale Soroptmist Alessandra Xerri Salamone e dalla presidente barese Adriana Della Ratta Chiaia, con Raffaella Mottola Conte - il procuratore aggiunto della Dda di Lecce, Cataldo Motta, ha sottolineato che «non è il quadro normativo insufficiente, ma piuttosto l'atteggiamento mentale e culturale». Basta pensare che l'abolizione della schiavitù risale negli Usa solo al 1863 le «moderne schiavitù», ha detto il dott. Motta, continuano a stridere con il nostro mondo apparentemente fatto di diritti. Il procuratore ha spiegato l'importanza del rilancio dei permessi di soggiorno da parte del questore - e Lecce è nel campo una delle prime città d'Italia - alle cosidette «schiave» da liberare. Perchè per troppo tempo lo schiavismo si è nascosto dietro l'ombra dell'immigrazione illegale, come ha dimostrato la prof. Gabriella Carella, ordinario di Diritto internazionale all'Università di Bari, « i responsabili e le vittime della tratta venivano espulsi e questo ha incrementato il "giro", impedendo le testimonianze, i processi». Un Paese poverissimo come la Moldavia, nel quale - ha riferito l'on. Mantovano - i bambini dormono nei tombini o nelle scatole di cartone - comodamente chiude gli occhi su un fenomeno che porta rimesse, denaro. La giornalista Maria Saharneanu, bloccata in Moldovia da un problema di visto, ha inviato una toccante testimonianza scritta, la cui unica buona notizia è che 500 donne arriveranno in Italia, come infermiere professionali. Un segnale in positivo, come quelli lanciati dall'avv. Loredana Capone, assessore alle Pari opportunità del Comune di Lecce, che ha raccontato l'esperienza dei centri di ascolto e di permanenza. «C'è una proposta di legge soroptimista - ha concluso Adriana Della Ratta, mentre la socia fondatrice Maria Rinaldi Amendola ha spiegato la lunga storia del club - ci sono i nostri fondi per le moldave. Facciamo appello ad altri club e ad altri volontari: un'azione comune può fare davvero tanto»
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