---

 

Da qualche tempo in Alleanza Nazionale ci si chiedeva se avessimo ancora un'identità o se ci fosse persi nelle beghe di potere. La risposta è arrivata proprio questi giorni direttamente dal presidente del partito, Gianfranco Fini, quando ha proposto di prendere in considerazione una legge sul voto agli immigrati». Lo dice Matteo Pizzigallo, responsabile del circolo "Almirante" di Alleanza nazionale. La vicenda del diritto di voto per gli immigrati viene dunque discussa negli ambiti locali, e Martina non si sottrae a questo dibattito. «Eravamo stanchi di occuparci di lodo Meccanico o legge Schifani, stanchi di dibattere sul riassetto televisivo e sugli introiti pubblicitari. L'insuperato esempio della civitas romana, che ha fatto grande l'Impero, fa parte della nostra storia». E da questa considerazione, nel suo comunicato Matteo Pizzigallo ne fa conseguire una lunga serie, riguardanti l'impero romano, l'annessione sempre più ampia di province sempre più lontane… a parte la storia, saltiamo a pie'pari e arriviamo ai giorni nostri: «Oggi stiamo costruendo la nuova Europa e non l'impero. L'Italia deve indicare la strada.

Il nostro Paese è frutto di mescolanze razziali ed è sempre stato lontano da ogni razzismo biologico. Perfino le leggi razziali e anti-ebraiche del 1938 piovvero come un corpo estraneo sul tessuto nazionale; attecchirono poco, con molte deroghe e moltissime trasgressioni. Il sottosegretario Alfredo Mantovano è stato già convocato per metter a punto la proposta di legge». Rispetto alla quale, sembra proprio di capire, quelli del circolo "Almirante" sono più che interessati ad un buon esito dell'iniziativa. Il diritto di voto agli immigrati, peraltro, interessa, più di tutti, gli immigrati stessi. Che a Martina, naturalmente, non mancano