ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA e BASILICATA Pag. 9 ) |
Sabato 14 giugno 2003 |
Michele Cozzi Nel mirino soprattutto l’impatto del piano ospedaliero «Verifica alla Regione»
BARI Con un occhio a Roma, per controllare la coppia Bossi-Tremonti, e con l'altro a Bari, al palazzo presidenziale del governatore Fitto. Alleanza nazionale ritrova una sorta di un'unità interna e scarica l'attenzione e la tensione verso gli alleati-avversari che rischiano di oscurare la presenza di An sia a livello regionale che nazionale. Così, all'unanimità, è stato approvato un documento con cui si afferma che il coordinamento regionale «ha esaminato il dato elettorale, che in Puglia presenta aspetti speculari rispetto al risultato raggiunto dalla CdL nell'intero territorio nazionale, dovuto a ragioni fisiologiche, ma anche a ragioni di ordine generale e territoriale; ritiene che parallelamente alla verifica di programma avviata da An per il Governo a Roma, sulla base di scelte di priorità, sia necessario confrontare, a tre anni dalle elezioni regionali, gli impegni assunti nella campagna elettorale del 2000 con i risultati conseguiti; pertanto delega il coordinatore regionale, insieme con la deputazione del Consiglio regionale, a porre al Presidente della Giunta regionale e ai gruppi della maggioranza la questione dell'approvazione in tempi rapidi, con adeguata copertura finanziaria, di leggi regionali in tema di tutela della famiglia e dei soggetti deboli all'interno della famiglia, di risarcimento per i danni del racket, di tutela dei consumatori, di consorzi di bonifica, di mantenimento dei livelli occupazionali in situazioni di crisi, di risanamento dell'ambiente; lo delega altresì a valutare collegialmente, sulla base di elementi oggettivi, l'impatto del piano di riordino ospedaliero a poco meno di un anno dal suo varo». Un documento, quindi, che lascia trasparire la volontà di An di alzare il livello del confronto con la giunta del presidente Fitto. Alla riunione hanno partecipato il sottosegretario Mantovano e un bel gruppo di parlamentari e consiglieri regionali. Assenti per impegni di lavoro il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, e il sindaco di Foggia, Paolo Agostinacchio. Non si è visto nemmeno il coordinatore provinciale di Bari, Francesco Amoruso, rappresentato, comunque, dal battagliero consigliere regionale Sergio Silvestris che ha chiesto le primarie per la candidatura alla presidenza della Provincia di Bari e di mettere in discussione la vicepresidenza della Regione, oggi occupata da Copertino (Udc) Salvatore Tatarella, segretario regionale, nell'introduzione, ha fatto il punto dell'esito elettorale: «Potremmo dire che facendo la somma dei risultati amministrativi la partita è finita alla pari. Sarebbe vero, ma sarebbe un'analisi nominalistica, dal momento che stando al governo da due anni in Italia e da otto anni alla Regione, qualche risultato in più avremmo dovuto averlo. Qualche campanello di allarme c'è stato. Non farei i discorsi di Mazzaracchio che dice che a Foggia Forza Italia è andata avanti, un dato che non è vero». Alfredo Mantovano, unico sottosegretario pugliese del governo (Guido Viceconte, sottosegretario e lucano, trapiantato in Puglia) ha toccato sia i temi nazionali che quelli regionali. «Il discorso della verifica - ha detto - è stato fatto nell'esecutivo nazionale. E' necessario a distanza di due anni registrare i punti positivi realizzati e evidenziare gli elementi critici, e indicare le priorità. In sede regionale, dopo tre anni dalla ultime elezioni, proviamo a confrontarci non solo all'interno del partito, ma anche con gli alleati partiti, su quanto è stato fatto». Polo Sud contro Polo Nord? «Non farei - aggiunge - questa distinzioni, ma un discorso su obiettivi del programma che ci stanno a cuore. Noi paghiamo lo scotto di essere il partito della tenuta della coalizione che ha sacrificato le proprie esigenze per la coalizione. Questo non ha avuto un ritorno elettorale. È ovvio che non si tratta di far saltare la coalizione né a Roma né a Bari, ma occorre far pesare di più le questioni che ci interessano». Pensate ad una verifica alla Regione? «Certo - dice Mantovano -. Pensiamo ai temi della famiglia, racket, consorzi di bonifica e ambiente. Vogliamo capire l'azione del governo sul fronte occupazionale e del riordino ospedaliero». Per quanto attiene il risultato elettorale ha aggiunto che «il partito pugliese ha la necessità di parlare e di trovare momenti di unità e questo lo dico in termini propositivi». Quindi, nessun problema di leadership? «Nessuna - specifica Mantovano - ha posto la questione». È vera pace o solo una tregua?
|
vedi i precedenti interventi |