ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO | Giovedì 16 maggio 2002 |
Toti Bellone
In guerra contro le nuove droghe Assieme ad altre quattro (Bergamo, Cagliari, Latina e Vicenza), la Prefettura di Lecce è stata «scelta» dal ministero dell'Interno per realizzare uno studio-progetto sulle nuove droghe in uso soprattutto tra le fasce più giovani della società. Per l'attuazione del progetto, già avviato grazie ad un finanziamento governativo di 154mila euro, nell'ambito delle attività del Comitato provinciale della pubblica amministrazione per le tossicodipendenze, in collaborazione con l'amministrazione provinciale è stato costituito un Gruppo di lavoro, che nella Comunità «Emmanuel» e nella società «Emme&Erre», di Padova, ha individuato l'ente gestore. Per la Prefettura del capoluogo, la «preferenza» accordata dal Ministero, ha il sapore del riconoscimento per l'azione svolta nel sociale, sin dal momento dell'insediamento - ormai sono trascorsi più di tre anni - del prefetto Giovanni D'Onofrio. «Così come si verificò agli inizi degli Anni Novanta, allorché venne a determinarsi il progressivo trasferimento di poteri dal centro alla periferia - ha sottolineato il rappresentante del Governo - ho sempre sostenuto che problemi di questo tipo avevano ed hanno bisogno di essere affrontati a livello territoriale».
Non solo ordine e sicurezza, dunque, ed in tema di droga non solo sterile annotazione dei dati relativi a chi fa uso di sostanze stupefacenti, ma anche azione di prevenzione finalizzata alla crescita della società civile?
Qual è la sfera di azione in cui agisce la Prefettura?
Sempre in tema di prevenzione in fatto di uso di sostanze stupefacenti, proprio la Prefettura ha organizzato un incontro ai massimi livelli. Può spiegarci di cosa si tratta?
|
vedi i precedenti interventi |