ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA POLITICA Pag. 80 ) |
Giovedì 18 luglio 2002 |
Angelo Sconosciuto
Occupata federazione di An
Non ci stiamo». Si potrebbe dire prendendo a prestito una frase che ha reso noto un Presidente della Repubblica di altro schieramento. Il risultato è stato che a mezzogiorno di ieri «i militanti, i rappresentanti istituzionali e di partito hanno occupato la Federazione provinciale» di An, rendendo noto il fatto al presidente nazionale, Fini; al Presidente regionale, Tatarella, all'on. Mantovano, al ministro Gasparri, nonchè ai parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri e presidenti provinciali di An di Puglia. «Questa azione è volta ad evidenziare il fortissimo malcontento della stragrande maggioranza degli iscritti al partito», si legge nella nota inviata contestualmente ai giornali, mentre in corso Garibaldi veniva appeso il «lenzuolone» con la dizione: «Federazione occupata». «Nonostante, infatti, il congresso provinciale sia stato vinto sul filo di lana dal sen. Curto - prosegue la nota -, l'attuale gestione, eludendo le più elementari regole di democrazia, ha creato una gerarchia che prescinde totalmente da un sistema meritocratico e premia unicamente i soliti portatori di interessi di gestione del potere. Stanchi, perciò, di farci manovrare e di dover assistere impotenti alla morte del nostri partito - conclude la nota -, invitiamo tutti coloro che tengono alle sorti di An, a sostenerci in quest'importante battaglia». E Simona Pino d'Astore, Massimiliano Oggiano, Pietro Caprioli, Raffaele Giannotti, Danilo Schifeo, Umberto Mazza, Ercole Saponaro, Renato Tramacere, Enzo Coluccia, Valerio Pazienza, Enzo Garofalo e Gerardo Grad'Homme, nel contempo convocavano una conferenza stampa nel pomeriggio. Un fulmine a ciel sereno, al quale da Roma il sen. Curto, impegnato in commissione antimafia ha replicato: «É assolutamente incomprensibile l'iniziativa che è stata assunta. Mi riservo di conoscere le motivazioni reali alla base dell'iniziativa stessa. Una cosa sola mi pare di capire - ha concluso -: e cioè che nello stesso momento in cui si sta producendo il massimo sforzo possibile per esaltare il ruolo e l'autorevolezza di An attraverso un confronto anche duro, sia all'interno della coalizione, sia nei confronti del centrosinistra, avvengano fatti del genere che normalmente tendono ad indebolire la posizione politica di chi dirige un partito. Normalmente. Ma in questo caso - ha stigmatizzato - non sarà così, perchè mi sento addirittura più confortato circa la necessità di continuare avanti sulla strada del recupero della politica con la "P" maiuscola a Brindisi, a tutti i livelli ed in ogni ambito». E mentre si attendeva l'ora della conferenza stampa, è stato tutt'un fermento. Ci si organizzava. Chi pro e chi contro. All'ora dell'incontro, ecco le note di Angelo Lanzillotti che, fuori sede, dice di appoggiare «tutte le tesi poste a sostegno di quest'azione, ...una delle poche iniziative significative presa dai militanti di questo partito». E quella del capogruppo di An a Latiano, Giuseppe Natale. Ed in conferenza stampa, invece, si poneva l'accento sulla scarsa rappresentatività dell'esecutivo provinciale con «Massimo Ciullo, Anna Carlucci, Fabio Di Bello e Nicola Di Donna che - è stato detto - rappresentano solo sè stessi»; si evidenziava la necessità di una revisione del metodo di formazione dell'esecutivo provinciale; si sollecitava la ricomposizione del comitato cittadino senza il coordinatore Nuccio Paviglianiti Della Rovere. E le reazioni di segno contrario sono giunte in serata. «L'occupazione della Federazione di An da parte di alcuni esponenti dello stesso Partito in segno polemico verso la linea politica della segreteria provinciale non può essere condivisa», ha detto Ciullo che ha parlato di «regie occulte, esterne ad An, che hanno ispirato l'iniziativa» e di soggetti che giocherebbero «continuamente a distruggere il Centrodestra, dopo aver già contribuito alla sua sconfitta elettorale, ma sempre tessendo la rete dei soliti giochi di potere con Antonino nelle varie società miste». Sulla stessa lunghezza d'onda 12 componenti l'esecutivo che hanno confermato «massima fiducia e sostegno al neoeletto segretario provinciale e chiedono formalmente che vengano presi provvedimenti disciplinati nei confronti di coloro che si sono resi responsabili della indegna "sceneggiata" perchè tanto non costituisca un triste precedente ma soprattutto perchè, oggi più che mai, si avverte l'esigenza di una classe dirigente seria e responsabile, capace di dare un impulso positivo alla politica del partito». A fine serata poi «il sen. Specchia e l'assessore Saccomanno condannano l'occupazione dei locali della Federazione provinciale di Brindisi di An effettuata da alcuni iscritti. Ritengono, infatti - concludono -, che ogni problema dava affrontato e discusso attraverso gli organi preposti. Ogni altro comportamento - concludono - non solo non può portare ad alcun risultato, ma è lesivo della immagine stessa del partito». «Una forma di protesta romantica e assolutamente pacifica che nasce dalla profonda mortificazione umana e politica che stiamo subendo da mesi», ribadiva Oggiano che annunciava di aver avuto un colloquio in serata con Tatarella. Ed intanto ci si preparava ad un'assemblea permanente.
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