ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: PUGLIA E BASILICATA Pag. 6 ) |
SABATO 19 ottobre 2002 |
Marco Seclì
La visita del leader di An e vicepresidente del Consiglio
lecce «La Puglia si merita il riconoscimento del governo perché è stata capace di attivare un meccanismo virtuoso che l'ha portata a uscire dalle aree depresse del Paese». E Gianfranco Fini crede che adesso la regione abbia il diritto a una corsia preferenziale. Rispondendo alla domanda del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Lino Patruno (che lo intervista in piazza Libertini con i colleghi Marco Demarco del Corriere del Mezzogiorno e Giancarlo Minicucci del Nuovo Quotidiano di Puglia), il vicepremier commenta la richiesta di un «Patto per la Puglia» avanzata dal presidente Raffaele Fitto. E Fini rassicura anche il popolo di An arrivato da tutto il Salento ad acclamarlo per la Festa Tricolore provinciale anche in tema di federalismo. «La Casa delle libertà - argomenta - rispetterà il programma presentato alle elezioni. E nel contratto con gli italiani non si parla di federalismo fiscale» senza fondo perequativo nazionale. Ergo: «Anche la Lega si atterrà ai patti». Fini stoppa le brame di Bossi e chiude la strada a qualsiasi accelerazione targata Carroccio. «Quando siglammo il programma elettorale - sottolinea - Bossi chiese di inserire i passaggi sulla devoluzione: scuola, sanità e polizia locale. La discussione si limita perciò a queste tre materie e nessuno pensa di mettere in forse il principio di federalismo solidale, né pensa di dare vita a fantasiose macroregioni».
Molto atteso il passaggio del vicepresidente del Consiglio sulla polemica che in Puglia contrappone An a Fitto causa patrocinio al gay pride (ieri il presidente provinciale Saverio Congedo gli ha consegnato le firme contrarie raccolte dalla federazione leccese).
Fini si sofferma anche sui temi della finanziaria e del Mezzogiorno: «Mai nessun governo aveva destinato 14 miliardi di euro al Sud. Si tratta solo di coordinare gli interventi e utilizzarli al meglio». E ancora: «La finanziaria sarà modificata direttamente dall'esecutivo e nessuno avrà la possibilità di presentare emendamenti, né l'opposizione di votarli con parti di maggioranza».
La visita salentina del leader di An era iniziata nel pomeriggio dal centro di accoglienza Regina Pacis di San Foca. Una testimonianza dell'impegno profuso dal partito sui temi dell'immigrazione («sono il papà della Bossi-Fini, anche se lo "zio" è il sottosegretario Alfredo Mantovano).
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