ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACHE dal NORD SALENTO Pag. 70 ) |
Domenica 1 giugno 2003 |
Trepuzzi / La vertenza Omfesa Ora il sindacato guarda a Roma e a Mantovano
TREPUZZI - Se la vertenza Omfesa può essere paragonata ad un lungo viaggio, ieri è stato fatto il primo passo per arrivare alla meta prestabilita: ottenere da Trenitalia commesse per due anni e consentire, così, all'azienda di restare sul mercato ed essere in futuro competitiva. L'impegno del sottosegretario Mantovano di occuparsi della vicenda e la decisione dell'azienda di ritirare la mobilità per i circa 190 lavoratori, hanno ridato vigore e speranza ad una vertenza che stava per arrivare al capolinea con il licenziamento degli operai. E non a caso i sindacati sono cautamente ottimisti. «L'impegno dell'azienda a rinunciare alle procedure di mobilità - dice Biagio Malorgio della Cgil - ci consente di pensare al futuro senza la pistola alla tempia dei licenziamenti. Ora però è necessario attivare la cassa integrazione straordinaria, fare pressioni sulla presidenza del Consiglio dei ministri perché obblighi Trenitalia a dare le commesse e avvii un confronto con l'azienda». Anche per Salvatore Giannetto, segretario della Uil, il ritiro della procedura di mobilità «consente di essere cautamente ottimisti per la prosecuzione di questa difficile e seria vertenza. Da martedì dobbiamo cominciare a fare pressioni tutti insieme sul governo per la definitiva soluzione della vicenda». «Quella di venerdì - dice da parte sua Franco Surano della Cisl - è stata una giornata che ha dimostrato quanto sia difficile questa vertenza e quanto sia alta la tensione tra i lavoratori. Auspico che l'incontro di martedì in Prefettura con Mantovano e quello che avremo con il Presidente Fitto possano portare i frutti sperati». «L'impegno dell'azienda a ritirare la mobilità - sottolinea Maurizio Caroli della Cisa - è certamente un fatto positivo, ma per risolvere la crisi è necessario avere quanto prima le commesse da Trenitalia». «Il primo passo è stato quello di strappare l'impegno all'azienda per il ritiro della mobilità - è il commento del sindaco di Trepuzzi Cosimo Valzano - ora ci deve essere l'impegno della presidenza del Consiglio dei ministri per le commesse e quello della proprietà a credere nell'azienda». «Il sottosegretario Mantovano - dice il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone - ha certamente la forza per indurre il Governo a trovare la soluzione immediata per l'Omfesa, non solo per la cassantigrazione ma anche per garantire le commesse che occorrono. In questa azione - continua Poli Bortone - troverà l'appoggio del vice presidente Fini e del ministro Alemanno che da pugliese vorrà essere al fianco dei lavoratori. Da parte nostra, come istituzioni locali, continueremo ad essere vicini e solidali all'azienda ed al sindaco di Trepuzzi, convinti come siamo che il lavoro non deve avere colorazione politica, ma appartiene alla coscienza e alla volontà di tutte le istituzioni».
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