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Estorsioni Diteci la vostra

Un racket potente e invisibile? O un allarmismo inutile? La Confesercenti nazionale denuncia che a Bari un commerciante su due paga il pizzo. E lo stesso sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano descrive le nuove modalità degli estorsori. Al grido di «pagare meno, pagare tutti» il racket si rimodula, non taglieggia le grandi aziende, non pretende somme milionarie, e dunque non consuma azioni intimidatorie eclatanti. Così, con pretese relativamente modeste, prende di mira la filiera dei piccoli e medi operatori economici. In un comodo silenzio.

I commercianti baresi, tuttavia, negano, negano, negano. E il numero delle denunce, d'altronde, è quasi pari allo zero. Chi ha ragione?

La Gazzetta promuove un sondaggio per tentare di comprendere i confini reali di un fenomeno comunque di difficilissima definizione. Segnalate (dalle 9 alle 22) al nostro numero verde 800 777 111 le vostre esperienze: vi hanno mai chiesto soldi, magari con la scusa di dover patrocinare una ricorrenza religiosa? Qualcuno ha mai preteso di non pagare merce presa nel vostro negozio? Vi è mai capitato di ricevere esplicitamente richieste di tangenti? Avete mai ricevuto minacce? O consigli, molto meno aggressivi, sull'opportunità di pagare? La Gazzetta, com'è ovvio, garantirà l'anonimato, anche se chiediamo ai nostri lettori di indicare il proprio nome e la propria attività.