ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Mercoledì 22 maggio 2002

Giuseppe Albahari


Torna d'attualità l'istituzione di un esercizio di proprietà pubblica. Critiche per i ritardi

 

Farmacia, «diffidato» il Comune
Iter bloccato, c'è il rischio di perdere la concessione


Il Comune è stato diffidato ad integrare la commissione che dovrà giudicare le offerte sulla gestione della farmacia comunale, così che possa procedere nel lavoro propedeutico all'aggiudicazione dell'appalto. Autore della diffida è uno dei quattro concorrenti, dopo oltre un anno di «ingiustificato ritardo». L'argomento rischia di aprire l'ennesimo contenzioso tra Comune e privati, per non parlare dei molti commenti che gli attribuiscono risvolti politici nonchè il rischio che il Comune perda, a causa del ritardo, la farmacia.

Per inquadrare il problema, bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1999, quando la Regione decise di istituire a Gallipoli una quinta farmacia. Il Comune aveva la possibilità di esercitare una sorta di diritto di prelazione e l'esecutivo guidato dall'allora sindaco Flavio Fasano, convinto che una farmacia comunale potesse rappresentare una fonte d'introito, lo esercitò, mentre per la gestione il consiglio comunale decise di optare per la costituzione di una società mista.

Il bando per identificare il partner privato fu approvato dalla gestione commissariale, ma insorse l'attuale vice sindaco Elio Pindinelli (An) che, giudicando inadeguata la pubblicità, chiese la riapertura dei termini di gara; mentre, sempre per An, Corrado Calvi giudicò corretta e legittima la pubblicazione su un quotidiano nazionale e all'albo pretorio del Comune. Successivamente anche l'onorevole Mantovano chiese al commissario di bloccare l'appalto, per il quale era stata costituita la commissione giudicatrice, che, presieduta dall'allora dirigente Antonio Ancora, era composta dal direttore generale Cesare Curatola e dal presidente provinciale dell'ordine dei farmacisti. Questi si dimise dopo l'apertura dei plichi con le offerte ed è questa la sostituzione richiesta, in quanto gli altri due componenti, nominati a prescindere dalla cariche ricoperte, fanno tuttora parte della Commissione, anche se Curatola dirige un altro Comune e Ancora è in pensione.

«Abbiamo ricevuto una diffida - conferma il direttore generale del Comune Luigi De Tommasi - e proprio io ho scritto per interrompere i termini nelle more di un parere legale che la giunta ha chiesto all'avvocato Pietro Quinto. Questo perchè ci furono a suo tempo due ricorsi al Tar per contestare che potessero partecipare alla gara anche soggetti non farmacisti, con due sentenze di rigetto e contro di una pende giudizio presso il Consiglio di Stato. Dopo il parere su questo e su altri aspetti legali, l'amministrazione deciderà il da farsi».

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