ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Sezione: CRONACA di LECCE Pag. 71 ) |
Martedì 22 luglio 2003 |
Massiccia adesione allo sciopero Vertenza Fiat un vertice in Prefettura
Assemblea aperta ieri davanti ai cancelli della Fiat-Cnh nella zona industriale di Lecce. «Lo sciopero indetto per ieri mattina dalle 9 alle 13 è riuscito al 90 per cento - fa sapere il segretario provinciale della Uil Salvatore Giannetto - a parte qualche impiegato, gli operai sono usciti tutti fuori, determinati a difendere il loro posto di lavoro». Soddisfatto anche Biagio Malorgio, segretario della Cgil. il quale sottolinea la piena riuscita della manifestazione di protesta, con un'adesione del novanta per cento. «L autorità ed i rappresentanti politici che hanno partecipato - dice Malorgio - hanno assicurato il loro impegno affinchè siano difesi tutti i posti di lavro e in particolar modo salvaguardato e potenziato lo stabilmento salentino, intervenendo presso il Governo. Nessuno ha nascosto una forte preoccupazione per una situazione molto critica». Così, la mobilitazione continua. Stamattina alle 8,30 è previsto un incontro in Prefettura, alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano e alle 10, 30 un incontro tecnico presso l'Associazione degli industriali, per affrontare il problema della mobilità aziendale. Ieri, oltre alle segreterie della Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno preso parte alla manifestazione di solidarietà anche gli onorevoli Antonio Rotundo, Alberto Maritati e Achille Villani Miglietta, i consigliere regionali Sandro Frisullo ed Antonio Maniglio, il vicesindaco di Lecce Paolo Perrone e il vice presidente della Provincia Salvatore Capone, il segretario provinciale dei Ds Umberto Uccella. Tutti, è stato ribadito, si sono dichiarati disponibili a sostenere la vertenza che vede a rischio la posizione lavorativa di120 operai. Le delegazioni hanno convenuto di inviare un ordine del giorno al Prefetto e al Governo, per scongiurare il paventato licenziamento del personale. Giannetto ha lamentato inoltre l'assenza istituzionale della Regione. «Noi abbiamo un solo obiettivo - ha rimarcato il segretario della Uil - Non si tratta tanto dei 120 posti di lavoro compromessi, quanto del fatto che uno stabilimento come quello di Lecce non è in grado di sopravvivere con meno di 600 dipendenti, a causa dei costi che deve sostenere».
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