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Dopo la sortita del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, il Capo della Procura esce allo scoperto affermando che il fenomeno è da tempo oggetto di indagini giudiziarie, ma invita a scindere le valutazioni politiche dal lavoro dei magistrati «che - dice - ha bisogno di riscontri certi»
«Appalti truccati? Siamo già in guardia» E intanto il viceministro ha annunciato un monitoraggio. Sotto esame bandi di gara e verbali
«L'appello del sottosegretario non ci coglie assolutamente impreparati. La Procura tiene sotto osservazione il fenomeno della turbativa d'asta nell'aggiudicazione degli appalti pubblici».
Così il dottor Rosario Colonna, capo della Procura di Lecce, interviene nel dibattito aperto dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che, l'altra mattina, ha scelto la platea della cerimonia dell'anno giudiziario del Tar per mettere in guardia dai cartelli di imprese che controllano gli appalti. Il sottosegretario ha portato l'esempio concreto di un comune. E non sarebbe l'unico.
Procuratore, il fenomeno è così esteso?
«Nei termini espliciti così come lo ha posto il Sottosegretario non saprei dirlo. Noi abbiamo dei sospetti. E' opportuno, però, fare una distinzione: da un lato ci sono le valutazioni politiche che, molte volte, si spingono al di là di quanto non possa spingersi la Procura, dall'altra c'è il lavoro dei magistrati che hanno bisogno di acquisire le prove da sostenere in dibattimento. Ecco sono due piani di valutazioni differenti. Ma il fenomeno è sotto osservazione perché neanche a noi ovviamente è sfuggito».
D'accordo, ma ci sono procedimenti in corso? Nella sua realazione per l'inagurazione dell'anno giudiziario ha evidenziato che il fenomeno dei reati contro la Pubblica amministrazione permane piuttosto invariato.
«In tutta sincerità non posso dire quanti siano i processi in corso o se ci sono indagini. Ma c'è da dire che si tratta di aspetti processuali che possono sorgere da un momento all'altro. Di inchieste che riguardano la pubblica amministrazione ne abbiamo diverse. E non è escluso che mentre si sta svolgendo un'inchiesta su determinati aspetti, poi emergano indicazioni su turbative d'asta e sull'eventuale presenza di cartelli di imprese che condizionano l'aggiudicazione di un appalto. Infine, penso che il sottosegretario si riferisse a tutta la Puglia e che l'ambito territoriale di riferimento fosse più ampio, rispetto al distretto della Procura di Lecce».
Il sottosegretario Mantovano ha già annunciato l'avvio di un monitoraggio: saranno controllati i verbali e i bandi di gara a caccia di anomalie. Gli indizi da cercare sono: offerte redatte e sigillate da uno stesso profesionista, magari spedite lo stesso giorno dalla medesima agenzia postale e contrassegnate da un numero progressivo. Tutte le anomalie di rilievo penale saranno segnalate all'autorità giudiziaria. Il monitoraggio è stato affidato al Prefetto.
«Non sono a conoscenza di questo monitoraggio - conclude il procuratore - Sarà un valido supporto anche per noi. Tenga conto che nel nostro lavoro non tralasciamo di verificare nulla. Addirittura, qualche volta, in presenza di un esposto anomino molto specifico ci muoviamo sulla base di quelle indicazioni per compiere i primi passi e le prime indagini, salvo poi eliminare l'anomino che - come si sa - non può avere alcuna utilizzazione processuale».
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