ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PUGLIA E BASILICATA    Pag.  6   )
Martedì 26 novembre 2002



Il sottosegretario al vertice di Londra sul crimine nei Paesi europei del Mediterraneo

Ora arrivano meno immigrati e più droga
Mantovano: il peso finanziario e politico non può essere solo dell'Italia, intervenga la Ue


 

LONDRA - L'emergenza dall'Albania non è più il traffico di essere umani ma l'eroina. Questo cambiamento di interessi da parte della criminalità organizzata di Tirana è stato sottolineato dal sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano, nel corso del vertice sul crimine nei Paesi dell' Europa Sud orientale, in svolgimento a Londra. Mantovano ha rilevato come «a fronte di una mirata azione di lotta all'immigrazione clandestina, che ha portato ad azzerare gli arrivi di clandestini negli ultimi tre mesi nella rotta del Canale d'Otranto», l'Italia registra un «pericoloso incremento del narcotraffico e del riciclaggio dall'Albania». Nei primi 10 mesi del 2002 l'eroina sequestrata a cittadini albanesi in Italia dalle forze di Polizia è arrivata a 1.523 chilogrammi contro i 1.000 del 2001 e i 500 del 2000. Aumentati anche i sequestri di cocaina, passati dai 68 chilogrammi del 2000 ai 189 del 2001, ai 192 dei primi 10 mesi del 2002.

Le espulsioni effettive nel corso del 2002 sono state 78.835 contro le 66.700 dello stesso periodo del 2001 e le 58.325 del 2000.
«Anche questi numeri - ha concluso Mantovano - danno la dimensione delle risorse delle energie che l'Italia impiega per difendere le frontiere e la sicurezza europea, visto che i suoi confini, con Schengen, coincidono con quelli Ue».

Quello messo in campo dall'Italia è uno sforzo di uomini e mezzi che costa al Paese interventi economici ingenti: 90 milioni di euro negli ultimi cinque anni, di cui 13 per la cooperazione nella formazione della polizia locale di Paesi come l'Albania. «Uno sforzo - ha detto Alfredo Mantovano - che non può più prescindere da un uguale impegno da parte dei Paesi dell'Ue». «Non si può - ha aggiunto Mantovano - lasciare il peso dell' intervento finanziario, come è accaduto con una certa frequenza, sugli Stati membri della Ue geograficamente più vicini all' area balcanica, e quindi anzitutto sull'Italia. Senza investimenti seri non ci saranno successi nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto in una zona interessata da fasce non marginali di corruzione istituzionale». Al vertice di Londra sono intervenuti tra gli altri il primo ministro Tony Blair, i commissari europei Vitorino e Solana.


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