Il «caso» è scoppiato, come abbiamo informato, l'altro ieri ma evidentemente «covava» causa il ripetersi di un ritardo dopo l'altro. Se fosse stato il primo volo giunto in ritardo, non sarebbe scattata con tale veemenza la reazione del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che ha duramente rampognato la compagnia di bandiera.

I fatti. Il volo Roma-Brindisi è atterrato all'aeroporto pugliese con due ore di ritardo essendo partito dalla Capitale non alle 12,50 bensì alle 14,45. A bordo del velivolo oltre al sottosegretario Mantovano, «testimone oculare» per il governo di quanto accaduto, anche un illustre passeggero straniero, l'ultimo presidente dell'ex-Urss Mikhail Gorbaciov. Anche lui ha dovuto «rassegnarsi», come i tanti altri passeggeri imbarcati sull'aereo, a quanto è man mano accaduto. Infatti in un primo momento, ha raccontato Mantovano, ai passeggeri saliti sul velivolo, è stato comunicato un rinvio del decollo di un quarto d'ora. Magari! I passeggeri sono stati «imprigionati» nel velivolo fermo sulla pista dalle 12,50 alle 14,45.