ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO | Domenica 5 maggio 2002 |
Mantovano: «La Fondazione dedicata a Vinny
è un modello da applicare in tutto il territorio» Mentre parlano guardano fotografie crudeli: lamiere accartocciate, sangue, immagini di una campagna pubblicitaria che invita i giovani alla prudenza. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha incontrato ieri mattina Biagio e Lorenzo Moretti, padre e fratello di Vinny, morto con la cugina Mary, all'alba del 14 aprile, in seguito a un incidente stradale di ritorno da una discoteca. Ospiti del questore Franco Malvano, Moretti e Mantovano hanno parlato delle strategie possibili per consentire al popolo della notte di divertirsi senza dover poi contare i lutti. Al sottosegretario sono stati spiegati l'ispirazione che ha portato alla creazione della fondazione dedicata a Vinny e Mary e il programma di prevenzione. «Si tratta di un progetto pilota - ha commentato Mantovano - di un modello che, se dovesse funzionare, potrebbe essere applicato anche in altre realtà territoriali». La parola chiave per vincere questa battaglia, aggiunge il sottosegretario, è «prevenzione, perchè non sarebbe utile inasprire le sanzioni contro chi infrange il codice della strada, bisogna capire come evitare che le infrazioni ci siano e che ci siano le vittime». Ma una Fondazione senza soldi può fare poco. Mantovano verificherà se il Ministero ha risorse disponibili, ma sono le istituzioni del territorio, secondo il sottosegretario, a doversi mobilitare intorno a questa battaglia, «penso in modo particolare agli istituti di credito». Il prof. Moretti, dal canto suo, crede fermamente in questa missione: «Questo problema non è mai stato preso in considerazione, non ci sono mai stati risultati. Ora vogliamo i risultati». Nella tarda serata di ieri e fino a questa mattina alle 6, intanto, polizia, carabinieri, vigili del fuoco e Guardia di Finanza hanno pattugliato le strade del divertimento, in città e in provincia. Il questore Franco Malvano ha coordinato un incontro ieri mattina tra i responsabili provinciali delle forze dell'ordine. Sono state individuate 12 aree dove le pattuglie hanno sostato con i lampeggianti accesi. «L'intervento - ha precisato il questore - non ha nulla di repressivo. Vuole essere rassicurante per i giovani che devono potersi divertire. Intendiamo chiedere la loro collaborazione, ma non disturbarli».
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