ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  GAZZETTA DI LECCE   Pag.   77    )
Lunedì 8 Settembre 2003

Emanuela Tommasi

Elezioni provinciali, le prime reazioni del Polo all'intervento con cui il sottosegretario Mantovano riconosce a Forza Italia il candidato presidente

«Basta con le parole, passiamo ai fatti»

 Intanto Alleanza nazionale ha convocato i quadri dirigenti per avviare le consultazioni



«Ed ora si parli meno e si passi ai fatti». Non si sono fatte attendere le reazioni del centrodestra all'intervento con cui il Sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, di An, ha riconosciuto a Forza Italia la candidatura alla presidenza della Provincia. Secondo gli esponenti dei due partiti maggiori del Polo, il ragionamento di Mantovano è suscettibile di interpretazioni che si sono riservati di approfondire nelle sedi adeguate.

Comunque, sia, ora è chiaro per tutti che non bisogna perdere tempo. E, secondo qualcuno, bisogna anche lavorare in silenzio. Così la pensa Luigi Lazzari, parlamentare di Forza Italia. «Ritengo giusto che il dibattito sul modello organizzativo e sul programma di attività per l'amministrazione provinciale debba farsi negli incontri tra i responsabili e le delegazioni dei partiti e non sotto i riflettori - sostiene - Non si possono prendere decisioni con gli interventi sui giornali. Così come per tutte le altre circostanze, ci dev'essere una discussione tra tutte le forze che compongono l'alleanza per trovare le intese, costruire, gli schemi organizzativi ed elettorali compresa la scelta del candidato presidente. Solo dopo esserci seduti attorno ad un tavolo stabiliremo se il candidato sarà di Forza Italia, stabiliremo un metodo di scelta, si vedrà. Tutto quanto è stato detto sino ad ora va bene all'opinione pubblica, va bene per il dibattito sui giornali ma se non c'è stata alcuna occasione di costruzione di un ragionamento tutto quello che viene detto è a titolo personale. Fermo restando che non considero negative le dichiarazioni di Mantovano - precisa Lazzari - ma ritengo sia più giusto sedersi e ragionare su una politica meno sbandierata e più costruttiva».

Sulla stessa lunghezza d'onda è Ugo Lisi, parlamentare di An. «In questi giorni sto leggendo molto - dice - cercando di interpretare, perchè spesso le frasi che vengono dette possono servire ad aprire nuove prospettive sia di candidature sia di assetto di coalizione. I ragionamenti del presidente De Cristofaro, del sottosegretario Mantovano e di altri vanno interpretati. Il silenzio mio come quello di tanti altri colleghi non significa che non abbiamo opinioni oppure che non contano. Forse il silenzio a volte serve anche perchè è un motivo in più per sottolineare che si è maturi - continua Lisi - A volte, pur di apparire, si creano scompensi o cattive interpretazioni, si danneggiano persone o candidature. Tengo a precisare, comunque, che il ragionamento di Mantovano non fa una grinza. Io condivido e ripeto che non si può ridurre tutto alla scelta dei nominativi che, certamente, sono fondamentali per una strategia vincente ma è importante incontrarsi sui programmi. Ecco perchè spesso il silenzio è d'oro - insiste - A volte non c'è da intervenire nè tantomeno polemizzare su aspetti che dovrebbero essere scontati». Poi, l'onorevole Lisi invita ad affrontare gli argomenti alla base del programma, richiamando gli alleati «ad una forte coesione sulle politiche sociali, i disabili, gli anziani, le persone disagiate». Poi, nello specifico dell'intervento del Sottosegretario Mantovano, Lisi ritiene che «va bene l'apertura a Forza Italia la quale, ora, deve dire la sua sui candidati che al momento non si sa quanti e quali sono. Da mesi dico che le segreterie provinciali devono sedersi intorno ad un tavolo anche allargato ai parlamentari, ai consiglieri regionali e provinciali, che vivono da vicino Palazzo dei Celestini, per condividere un progetto ed un programma».

E dai consiglieri provinciali non mancano le repliche. «Con Mantovano, personalità di indubbio spessore morale e politico, mi trovo d'accordo soprattutto sul fatto che la Casa delle libertà non deve ripetere gli errori del passato» dice Salvatore Scarciglia, di Forza Italia. Quanto al candidato «dev'essere assolutamente affidabile, meglio se espressione della politica attiva o delle amministrazioni locali, provinciali, regionali, persone, cioè, che con la loro esperienza pluriennale al servizio della collettività comprendano da subito i problemi reali della gente e conoscono già a fondo la macchina amministrativa. Ciò non esclude l'allargamento delle tipologie di candidati anche a forti personalità esterne alla politica - continua Scarciglia - soprattutto se risultasse difficile la scelta corale su un candidato indicato dai partiti». Il consigliere provinciale tiene a precisare che «questi sono ragionamenti che ognuno di noi va facendo in attesa che siano convocati gli organismi preposti e cioè le direzioni provinciali prima e le delegazioni dei singoli partiti successivamente». «In tale contesto - aggiunge - non può che far piacere la disponibilità ed il riconoscimento dell'onorevole Mantovano a Forza Italia indicata come forza politica che esprimerà il prossimo candidato presidente. Sono sicuro che le affermazioni di Mantovano mirano anche a ricucire un tessuto di rapporti che ha rischiato di deteriorarsi con ripercussioni negative anche in periferia.

A questo punto non resta che dare avvio al conto alla rovescia ed alla tabella di marcia, senza schermaglie, veti incrociati, giochi di sponda, considerando anche l'ipotesi dell'onorevole Mantovano su eventuali rose di nomi se serve non a creare problemi ma a risolverli. Infine - sottolinea Scarciglia - non vorrei che il problema delle Provinciali venisse ridotto solo alla scelta pur importantissima del candidato presidente. Praticando da oltre un quarto di secolo i meccanismi elettorali, invito a considerare molto attentamente ed in tempo anche gli aspetti tecnico-operativi della composizione delle liste e delle candidature nei singoli collegi. Il sistema elettorale delle Provinciali dà un ruolo centrale di trascinamento e di compensazione al candidato presidente ma chi lo spinge in alto sono i voti dei singoli candidati».

Condivide l'intervento dell'onorevole Mantovano pure Biagio Ciardo, capogruppo provinciale di An, anche se lo mette fuori dalla possibilità di una candidatura per la quale aveva già palesato disponibilità. «Il ragionamento di Mantovano apre uno scenario nuovo - ritiene Ciardo - Scarto l'ipotesi, che va sostenendo qualche rappresentante di Forza Italia, che il Sottosegretario non dica la verità ma abbia un retropensiero. Mantovano vuol dire esattamente quello che ha detto - insiste - Il suo ragionamento da un lato chiarisce il percorso da condividere, dall'altro accelera i tempi per mettere in pista nomi e programmi. Bisogna mettere da parte gli interessi personali e di partito per tentare di avere una visione globale e dare priorità agli interessi del territorio e della coalizione».

Intanto, per questa sera alle 19 il presidente provinciale di An Saverio Congedo ha convocato quadri dirigenti e responsabili del partito per definire la programmazione dell'attività del partito in vista della prossima tornata elettorale. All'incontro parteciperanno il Sottosegretario Mantovano, i parlamentari, i sindaci, i consiglieri regionali e provinciali.


    

 

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