SQUINZANO - «Non sottovaluto nessun segnale di illegalità ma quanto è successo nei giorni scorsi a Squinzano si colloca nel quadro del teppismo e non ha nulla a che fare con la politica». L'onorevole Alfredo Mantovano commenta così, nel corso del dibattito su sicurezza e ordine pubblico organizzato dall'Amministrazione comunale, i recenti episodi di vandalismo. E tanto dopo aver recepito i risultati degli accertamenti dei Carabinieri. Il Sottosegretario agli Interni ha posto poi l'accento sulla necessità di «collaborazione tra le istituzioni e le Forze dell'ordine per superare i problemi». Ricordando il cambiamento della vivibilità di alcuni Comuni del Leccese da dieci anni a questa parte, si è sottolineata la necessità di «combattere il pulviscolo di criminali che continua ad agire localmente. Bisogna vincere l'isolamento - aggiunge il sottosegretario - e unire le forze in modo organizzato per vincere, per esempio, la lotta al racket incrementando la capacità del territorio di reagire». In ciò supportato dal coordinatore delle associazioni antiracket della provincia di Brindisi, Valerio Perrone, il quale ha aggiunto che «quando non si è soli non c'è da avere paura».

Solo una perplessità dell'onorevole Mantovano sull'assenza in aula dei rappresentanti del centrosinistra che ieri avevano definito l'incontro «una passerella di parte». Eccola: «Essendo un rappresentante delle istituzioni, il colore politico del governo delle città in cui mi trovo non conta. Se si lavora positivamente non resta il tempo per le stupidaggini». Gli esponenti politici comunali intervenuti hanno sottolineato l'esagerata strumentalizzazione da parte dell'opposizione consiliare degli atti vandalici; opposizione che prima dell'incontro aveva distribuito un volantino con le ragioni dell'assenza dal dibattito.

Nel corso dell'incontro sono stati esposti i punti salienti del «Progetto sicurezza» dell'amministrazione che, tra l'altro, prevede la costruzione di una nuova caserma dei Carabinieri e l'istituzione del vigile di quartiere. Da segnalare, infine, l'appello alla «serenità in Consiglio che - secondo l'assessore Fernanda Metrangolo - fino ad oggi non è stato esemplare né nella conduzione né nella partecipazione».