Un applauso per confermare Raffaele Baldassarre alla guida di Forza Italia. Il congresso «dell'unitarietà» si è concluso così, con un semplice battimani. Con un partito che si appresta a dare battaglia nei prossimi appuntamenti elettorali e che si sente pronto per la sfida. Quella per Palazzo dei Celestini, ad esempio. L'assessore regionale Rocco Palese, ieri mattina, ha rotto gli indugi, ed ha «lanciato» Baldassarre nella corsa per il dopo-Ria. «Da domani (oggi, ndr) - ha detto - siamo già in campagna elettorale». Il candidato, dunque, è Baldassarre. Non c'è più il tempo per tergiversare.

E lui, il neo-confermato coordinatore provinciale, è soddisfatto dell'esito del congresso. «Un congresso - dice - che ha confermato l'unitarietà del partito. Che è nei fatti e non solo fittizia». «Una due-giorni molto importante - aggiunge - che ha dimostrato la maturità ed il senso di responsabilità raggiunta dal partito. E noi rivendichiamo questo ruolo, che non è solo dato dai numeri ma soprattutto dalla considerazione raggiunta dalla nostra classe dirigente». Baldassarre ha ribadito il valore della coalizione, in uno spirito di reciprocità; la forte progettualità del partito, il suo radicarsi nel territorio. «Il nostro modello - aggiunge - sia per quanto riguarda i Comuni che la Provincia, è quello regionale, caratterizzato da coraggio, determinazione e lungimiranza».

Nel corso del congresso, da più parti (non ultimo il vice presidente del Consiglio regionale Aldo Aloisi), è stato chiesto il ritorno in giunta dell'ex assessore Roberto Marti. Già l'altro giorno, lo stesso Baldassarre, lo aveva auspicato. «Un amico - aveva detto - al quale è giunto il momento di ridare dignità politica». Forza Italia, in pratica, ritiene assolutamente ingiustificata l'attuale situazione. E nei prossimi giorni farà pressing sul sindaco per risolvere, una volta per tutte, la questione. Il coordinatore degli Azzurri, infine, non nasconde una certa irritazione per alcuni interventi che «invadono» il campo altrui (il riferimento sarebbe al sottosegretario Alfredo Mantovano, ndr). «Quando negli altri partiti - sottolinea - accade qualche cosa, Forza Italia o sta zitta oppure fa quadrato assieme alla coalizione. C'è insofferenza per il fatto che, nemmeno a distanza di 24 ore, c'è sempre qualcuno pronto a "stimolare", a bacchettare. Quando le uniche risposte sono invece venute da Forza Italia. Le lezioni ognuno se le dia al proprio interno».