ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Gazzettino
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Martedì, 15 Marzo 2005

 

Il governatore Galan: «Le "ricompense" non servono, confido negli inquirenti». Il ministro Calderoli ipotizza un numero verde per le denunce

 

 Monabomber, la Lega insiste per la taglia

Chiesta anche la pena di morte per chi si macchia di delitti sui bambini. Ma nel governo l'idea non trova ascolto


 

Roma

NOSTRA REDAZIONE

La Lega continua a chiedere una taglia su Unabomber e la pena di morte per chi si macchia di delitti contro i bambini. Anzi, ieri, il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, ha lanciato una terza idea: una «linea telefonica calda», ossia un numero verde che permetta ai cittadini di fare le loro denunce, nell'anonimato. Il Carroccio unito (da Alessandro Cè a Mario Borghezio, da Federico Bricolo a Roberto Cota) dunque, non retrocede di un passo, nonostante la freddezza e l'imbarazzo deli alleati della Cdl, chiamati in causa dall'opposizione per «fermare» la Lega. Ieri il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha ribadito i concetti: «Ben venga l'introduzione di una taglia, se è un modo per fermare questo pazzo criminale. La usò anche Oscar Luigi Scalfaro. Ma siccome la propone la Lega ecco che diventa roba da Far West». La Lega, insomma, continua ad alzare il tiro e - come nel caso dei dazi anti-Cina - qualcuno sente odore di propaganda elettorale.

Il governo, leggermente seccato, dichiara per bocca del vicepremier Marco Follini: «La pena di morte non aggiunge nulla alla nostra sicurezza e toglie molto alla nostra civiltà e quindi sono contrario almeno due volte». Boccia la pena di morte anche il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione. Come dire che, almeno sul fronte dei patiboli, la Lega è sola, solissima.

Nella maggioranza, varie proposte per affrontare il caso del pazzo bombarolo che continua a seminare il panico nel Nordest. Maurizio Gasparri (An, ministro delle Comunicazioni) è per il carcere a vita, senza sconti di pena. Possibilista su una «ricompensa» a chi aiuterà nella sua cattura è, invece, il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. Anche il presidente del Veneto, Giancarlo Galan (Fi) boccia le proposte leghiste: «Le taglie non servono. Credo di più alla capacità della magistratura e degli inquirenti, che spero sapranno togliere presto questo incubo dalla nostra società». Ed ecco perché sono in molti a chiedere più denaro e più mezzi per le Forze di Polizia.

Il dibattito è acceso, aspro e fa uscire dai gangheri l'opposizione, convinta che la Lega voglia fare pura e semplice propaganda elettorale e strumentalizzi le malefatte di Unabomber per fini politici. Secondo Maurizio Fistarol (Margherita), «in una situazione così delicata, il governo farebbe bene ad evitare strumentalizzazioni da campagna elettorale». Fistarol «prende atto che dalla maggioranza non arrivano solo le agghiaccianti proposte della Lega» e sottolinea come alcuni esponenti della Cdl abbiano già bocciato l'idea di una taglia. «Meglio sarebbe - conclude Fistarol- se posizioni assennate avessero la meglio nel governo. Forse qualcuno dovrebbe dire a Calderoli di evitare rozze polemiche utili solo a creare confusione e di intralcio alle indagini».

Eppure, non è la prima volta che il Carroccio invita a mettere una taglia su dei ricercati. Pochi mesi orsono la chiese per gli assassini del benzinaio lombardo, ucciso per pochi euro nella sua pompa di benzina, alla vigilia della pensione. Il centrosinistra grida allo scandalo. Il leader della Margherita, Francesco Rutelli, minimizza: «Non bisogna dare spago a Calderoli e alla campagna elettorale della Lega». Ma altri, all'interno dell'opposizione, prendono sul serio la Lega e lanciano strali. Il verde Paolo Cento attacca: «Sulla pena di morte non si scherza. È stata eliminata per sempre dal nostro ordinamento giuridico e dalla nostra civiltà. Non è con la barbarie della pena capitale che si contrasta efficacemente il crimine. Le parole di Calderoli sono inaccettabili, irresponsabili, pericolose, e hanno ragione i penalisti a chiedere che il presidente del Consiglio smentisca ufficialmente il suo ministro». C'è anche chi, come l'ex pm Antonio Di Pietro, ridacchia alle proposte di Calderoli: «Caro Calderoli, da anni la linea telefonica calda viene usata anche in Italia, là dove le Istituzioni se ne fanno carico». Sulla taglia, interviene Massimo Brutti (Ds) che spiega: «Unabomber è un criminale che agisce vilmente, che prende di mira i più deboli e che, in qualche modo, si considera invincibile. Inasprire le pene quindi, in questo caso, non avrebbe quindi alcun potere deterrente. Il problema è catturarlo. Le segnalazioni, del resto, sono già numerose e per la maggior parte inutilizzabili. La taglia, quindi, sarebbe completamente inutile. La via maestra è quella del potenziamento delle indagini».


    

 

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