ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Il Gazzettino
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Venerdì, 15 Luglio 2005

M.Ant.

TERRORISMO Il premier e Pisanu contrari a seguire la Francia su Schengen. Ma la maggioranza è spaccata

 

 Berlusconi: «No a frontiere chiuse»

Il Sismi: «Cellule islamiche pronte a colpire anche in Italia, dove vi sono 300-400 estremisti»


 

Roma

NOSTRA REDAZIONE

Roma La maggioranza è nettamente spaccata sulla possibile sospensione temporanea del trattato di Schengen, ossia il ritorno alla chiusura delle frontiere con controlli ai valichi anche per i cittadini europei. Ieri Silvio Berlusconi ha detto chiaramente che «non seguiremo la Francia». Dello stesso parere il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, e quello degli Esteri, Gianfranco Fini. Ma già in An si riscontrano pareri nettamente opposti con Gasparri e Mantovano quanto meno possibilisti, mentre La Russa e Baldassarri si dicono contrari. Chi è invece a favore di misure restrittive è la Lega Nord che oggi, come ha detto Maroni, porrà il problema in Consiglio dei ministri, dove si vareranno le misure già illustrate in Parlamento da Pisanu. No compatto a modifiche a Schengen da parte dell'Unione. L'allarme terrorismo è stato lanciato ieri dal direttore del Sismi, Nicolò Pollari, nel corso dell'audizione nel Copaco. Le parole di Pollari sono più allarmistiche di quelle di Pisanu di due giorni fa («il terrorismo bussa alle nostre porte») in quanto parla di cellule pronte a colpire in Italia, presenti con 300-400 estremisti soprattutto al Nord e che potrebbero fare il salto verso "commando" operativi.


    

 

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