ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il Gazzettino
(Sezione:     Pag.  11   )
Venerdì 22 novembre 2002

Ario Gervasutti

«Sfruttiamo anche i vigilantes privati»
Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano<: «Una nuova legge per coordinare meglio le forze»


 

È arrivato in Veneto per parlare di badanti e immigrati da regolarizzare, e si è ritrovato in una regione in piena emergenza criminalità e con un sindaco come Giancarlo Gentilini che gli sibila con la consueta franchezza: «In furti sono in aumento, chiedo un rastrellamento». Ma il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano non è venuto a mani vuote: ha portato numeri, promesse e anche qualche fatto. Il più concreto: la firma entro fine mese del protocollo per la realizzazione di 14 nuove caserme dei carabinieri in Veneto. Non dice dove, Mantovano: il ministero ha stilato una sua lista dei Comuni prescelti, la Regione Veneto ne ha fatta una sua e i sindaci stanno sgomitando da par loro. Ancora pochi giorni di attesa, poi si saprà. È certo che la priorità andrà, nell'ordine, alle province di Padova, Venezia e Treviso. Ma anche le altre saranno "accontentate". Poi, snocciola i numeri: «Dal 1 gennaio al 15 novembre di quest'anno le espulsioni effettive, cioè con l'accompagnamento al paese d'origine, sono 78.835. Nello stesso periodo dell'anno scorso erano state 66.702, nel 2000 erano state 58.325. Ciò significa che lo sforzo di coniugare rigore con solidarietà comincia a dare risultati. Non ci sarà nessuna proroga per la presentazione delle domande, tutti coloro che entreranno clandestinamente o che non saranno regolarizzati, saranno rispediti a casa».

Ma da anni il nordest, e il Veneto in particolare, lamentano carenza di forze dell'ordine. La risposta è solo nelle 14 caserme in più?
«Il protocollo sulla sicurezza, va a merito della Regione che l'ha fortemente voluto e per il quale mette a disposizione risorse. Quest'accordo consentirà di razionalizzare i dispositivi di sicurezza sul territorio e consetirà di dare risposte più pronte; l'obbiettivo è di aggiungere 500 uomini sul territorio, e immediatamente ne rendiamo disponibili 114 per queste nuove caserme e un'altra cinquantina nelle altre forze dell'ordine».

C'è il timore che passata l'emergenza in Veneto, gli uomini che mandate qui poi vengano spostati qualora l'allarme si presenti altrove.
«No, sono interventi strutturali, permanenti, anche in virtù di questo accordo. D'altra parte, le caserme dovranno pur essere riempite».

Quale risposta immediata pensate di dare alla tragedia di Fiesso d'Artico?
«La risposta è semplicemente di pronta repressione: le indagini sono in corso ad ampio spettro, sono arrivati rinforzi anche da Roma per fornire supporti tecnici più adeguati. Gli assassini di Fiesso devono essere presi in ogni modo. Poi li terremo in carcere per il tempo che meritano. E quando, come Alleanza Nazionale, ci opponiamo a ogni misura di clemenza abbiamo presente fatti come questi perché è sconcertante che certi assassini possano tornare in libertà a distanza di pochi anni».

C'è un legame tra l'aumento della criminalità e le frequenti scarcerazioni per scadenza dei termini di custodia?
«È difficile fare un collegamento. Possiamo dire con certezza che rispetto agli anni scorsi rapine e omicidi sono in calo; ciò significa che l'incremento di dotazioni, di mezzi e uomini ha prodotto gli effetti positivi».

Cosa pensa dell'ipotesi di armare le polizie locali?
«Alcuni compiti di sicurezza spettano esclusivamente agli organi di polizia a livello nazionale, altri possono essere svolti in esclusiva dalle polizie comunali. In tante zone del Veneto le polizie municipali svolgono da sole interventi in caso di incidenti stradali, liberando le forze dell'ordine da questi compiti».

E della proposta di "privatizzare" alcuni settori della sicurezza?
«Il ministero degli Interni sta studiando una nuova legge sul ruolo e i compiti degli istituti di vigilanza privati, in modo che ciascuno nell'ambito delle proprie competenze apporti un contributo più efficente e razionale. La Camera comincerà a discuterla dalla prossima settimana».

Per evitare i doppioni?
«Per evitare le sovrapposizioni: se ci sono, vuol dire che da un'altra parte ci sono lacune».

È favorevole ad armare i vigili urbani?
«Devono dirlo i tecnici, che in questo periodo stanno lavorando su questa ipotesi».


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