ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL GAZZETTINO (Sezione: Pag. ) |
Venerdì, 26 Marzo 2004 |
Massima apertura dei Servizi di informazione
Massima apertura dei Servizi di informazione alla collaborazione internazionale per la lotta al terrorismo, ma anche attenzione a tutti i segnali interni e internazionali, monitoraggio dei focolai di eversione e allerta alto su immigrazione clandestina e criminalità organizzata nazionale e transnazionale: sono queste le indicazioni del premier Berlusconi a Sismi e Sisde, nella riunione del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza. La convocazione del Ciis, ieri mattina a Palazzo Chigi, coincide con la divulgazione delle rivelazioni di un membro di Al Quida, attualmente detenuto, sugli attentati progettati, ma mai arrivati alla fase esecutiva, nel nostro Paese. Nel corso della riunione, presieduta da Berlusconi con i ministri Frattini (Esteri), Pisanu (Interno), Martino (Difesa), Tremonti (Economia), Castelli (Giustizia), Marzano (Attività produttive), sono state anche approvate le direttive dei Servizi di informazione per il 2004. In particolare si punta al controllo dell'immigrazione clandestina e della criminalità organizzata, ma anche al monitoraggio dei focolai di eversione. Il Ciis ha accolto le indicazioni suggerite dal ministro degli Esteri «per una ottimale copertura della presenza italiana civile e militare all'estero». Berlusconi ha insistito sull'importanza della «massima apertura» dei servizi segreti alla collaborazione internazionale contro il terrorismo. La minaccia del terrorismo, portata prepotentemente alla ribalta dalla rivelazioni del «Corriere» sugli attentati progettati da Al Quida, convince le forze politiche a mettere da parte le polemiche. Da Budapest, il Capo dello Stato, Ciampi, da Budapest, ammonisce che contro il terrorismo «è indispensabile un rinnovato e serrato dialogo nell'Unione europea». Inviti all'unità arrivano anche dalle opposizioni. Tra i Ds, Brutti (membro del Copaco) giudica «utile» la riunione del Ciis, che può contribuire a dare una «risposta efficace rispetto alle minacce esistenti», e Violante trova «preoccupanti» le rivelazioni su Al Quida e invita a «mettere da parte certi pregiudizi ideologici e lavorare di più per il coordinamento». Mastella (Udeur) rileva che contro il terrorismo «occorre grande fermezza e una ritrovata unità di tutta l'Europa».
Il sottosegretario all'Interno, Mantovano (An), dà invece voce alle preoccupazioni degli inquirenti e definisce «gravissima» la fuga di notizie sulla esistenza di un presunto pentito di Al Qaida, augurandosi che questa volta siano avviate «immediate indagini per individuare il responsabile». Calderoli (Lega) attacca: «La Procura di Milano anche in questa occasione, come in passato, si è dimostrata un vero colabrodo».A Milano, indicata come bersaglio privilegiato, il consigliere comunale leghista Salvini ricorda che da anni il Carroccio denuncia inutilmente il pericolo (le parole della Lega «sono etichettate come forme di razzismo», protesta), mentre i Ds lombardi invitano a «evitare l'identificazione tra islamici e terroristi, una equazione molto dannosa: bisogna invece dialogare con gli esponenti dell'Islam moderato».
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