ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Giornale
(Sezione:   Interni    Pag.    7 )
Venerdì 22 ottobre 2004

FRANCESCA ANGELI da Roma


 

 

 «Il nostro modello è l'America Presto una nuova legge sulla cittadinanza agli stranieri»

 


 

«Il governo si impegna a varare entro questa legislatura una nuova legge sulla cittadinanza, chiara, equilibrata e organica». A rispondere subito all'appello del capo dello Stato interviene il sottosegretario del ministero dell'Interno, Alfredo Mantovano. Ciampi chiede di rendere più facile l'acquisizione della cittadinanza per gli immigrati che lavorano in Italia da tanti anni: un passo importante verso la piena integrazione degli extracomunitari chè scelgono di restare nel nostro Paese. Mantovano spiega che la modifica della legge sulla cittadinanza, che era già in agenda, diventa a questo punto una delle priorità del governo. «In commissione affari costituzionali sono pronte varie proposte di modifica, si tratta di trovare un punto di sintesi - spiega Mantovano -. Ora è necessario affrontare la questione della cittadinanza perché la legge del '92 rifletteva una realtà diversa: un paese che si sentiva ancora pieno di emigranti e dove l'immigrazione era ancora vista come un'eccezione».

Quali dovrebbero essere i punti qualificanti della nuova legge.?
«Dieci anni di permanenza sul nostro territorio che poi si allungano a 12 per ottenere il disbrigo delle pratiche sono decisamente troppi. Quindi prima di tutto va abbassato questo limite. Poi si può pensare anche a un meccanismo più elastico per dare la cittadinanza ai figli di immigrati che nascono in Italia».

Che cosa chiederete a un immigrato che vuole diventare italiano'?
«La verifica della sua piena integrazione. Guardiamo a quello che succede in America e prendiamo esempio. Penso a una buona conoscenza della lingua italiana e anche a un minimo di rudimenti di storia e diritto. Insomma non basta passare qualche anno sul nostro territorio per diventare cittadino a pieno titolo. "La cittadinanza comporta l'assunzione di diritti e doveri».

Come quello del voto. Il ministro Pisanu ritiene indispensabile legare il voto, amministrativo o politico, al conseguimento della cittadinanza.
«La proposta di Alleanza nazionale, il diritto di voto per gli stranieri alle amministrative, individua un passaggio intermedio verso la piena integrazione. Il voto alle amministrative è un passo importante verso una piena presa di responsabilità che ha il suo coronamento nella cittadinanza».

Pisanu insiste: abbiamo bisogno di più immigrati regolari ma la Lega non condivide questa posizione. La sinistra ne approfitta e attacca: qual è la linea del governo'?
«Su temi tanto importanti è velleitariopensare che siano tutti d'accordo e subito. Le linea del governo è la sintesi che è stata raggiunta con l'approvazione della Bassi-Fini e della regolarizzazione di 700.000 stranieri. I punti di partenza sono inizialmente lontani ma poi si arriva ad un accordo che tiene prima di tutto conto della realtà. Non c'è dubbio che ci sia bisogno di immigrati ma Pisanu non intende certo aprire a flussi illimitati visto che continua a parlare di quote. E non sono d'accordo con chi dice che gli immigrati tolgono lavoro agli italiani perché nessuno di noi ad esempio si dedica alla raccolta dei pomodori».


    

 

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