ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su QN
IL GIORNO Il Resto del Carlino LA NAZIONE

(Sezione:  IL GIORNO  Pag.     )
Mercoledì 19 Marzo 2003

 

 

Arriva il poliziotto di quartiere ma sui 'numeri' non c'è certezza


 

PRATO — Il poliziotto di quartiere arriva anche a Prato. Da domani, addirittura. La città non sarà quindi esclusa da questa novità varata dal governo Berlusconi. L'annuncio è stato fatto ieri nel corso della discussione — alla Camera dei deputati — dell'interrogazione proprio sul poliziotto di quartiere presentata dai deputati pratesi Ds Beatrice Magnolfi (nella foto) e Andrea Lulli. I deputati avevano chiesto come mai Prato fosse stata esclusa dalla fase iniziale della sperimentazione, che in Toscana ha riguardato Lucca e Arezzo (guardacaso — è stato detto — amministrate dal centrodestra e non hanno particolari esigenze di ordine pubblico e indicatori di rischio pari a quelli di una realtà complessa come Prato). Su precisa richiesta di Magnolfi, dunque, sottosegretario agli Interni Mantovano ha annunciato l'arrivo del poliziotto di quartiere a Prato a partire dal 20 marzo.

LACUNE — Non è stato però indicato dal sottosegretario il numero delle unità assegnate, né se queste vadano ad aggiungersi o meno alle forze dell'ordine già presenti. Ed è su questo che Magnolfi insistito, ricordando a Mantovano che gli organici delle forze dell'ordine a Prato siano fissati su parametri assolutamente inadeguati.

Prato, ha ricordato il deputato ds, è la terza città del centro Italia, con una popolazione di 180 mila abitanti, dove la presenza di immigrati si avvia a diventare il 20% della cittadinanza a seguito della sanatoria fatta dal centrodestra.

BENE, MA... — Pur apprezzando la decisione di portare anche a Prato il poliziotto di quartiere, peraltro avvenuta — ha ricordato il deputato ds — dopo la presentazione dell'interrogazione da parte dei deputati della Quercia, «l'assoluta mancanza di certezze sugli organici effettivi di questa nuova figura non consente ai deputati pratesi di dichiararsi soddisfatti dell'azione del governo, che presenta aspetti più di propaganda che di sostanza».


 

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