ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su La Padania | Martedì 26 marzo 2002 |
«Mantovano vuole centri d'accoglienza al Nord, ma con la Bossi-Fini non sarà più necessario»
Bari - I centri di permanenza per gli immigrati clandestini «saranno potenziati e saranno istituiti nelle zone che in questo momento sono destinatarie del maggior flusso di clandestini: perchè, evidentemente, il carico non può gravare esclusivamente su quelle regioni come la Puglia che hanno già dato». Lo ha detto a Bari il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che ieri, presso nella sede della Regione carabinieri Puglia, ha presieduto un briefing che ha riguardato anche le misure contro l' immigrazione clandestina. «In Puglia - ha detto Mantovano - vi è un decremento di arrivi: può darsi che vi sia una maggiore efficacia nel dispositivo di prevenzione e di contrasto». Contro l’ipotesi di aprire nuovi centri di permanenza al Nord si è espresso Cesarino Monti. «Non credo che sarà necessario moltiplicare e potenziare i campi di accoglienza: questo significherebbe che le misure della Bossi-Fini non riusciranno a cambiare la situazione. Invece credo in questa legge e sono convinto che avrà effetti positivi nel contenere il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Spero solo vada in porto al più presto». Intanto, quella parte di Chiesa favorevole al mondialismo ieri ha lanciato i suoi strali contro «i tentativi di usare ansia e allarme sociale di fronte agli immigrati»: l’appello viene da mons. Diarmuid Martin, osservatore del Vaticano alle Nazioni unite.
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