ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Liberzione
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Domenica 22 Dicembre 2002

Antonella Palermo

Nuovo atto di accusa contro la legge Bossi-Fini e l'operazione "vie pulite"

 

Caserta, migranti in Duomo

Oltre cento immigrati da venerdì sono in sciopero della fame sul sagrato della chiesa. Chiedono la riapertura dei termini della sanatoria e l'estensione ai lavoratori autonomi


 

Caserta - nostro servizio Dopo le manifestazioni e i cortei, dopo le centotrentuno denunce di lavoro nero, dopo gli appelli all'adozione solidale lanciati dal Vescovo Raffaele Nogaro, oltre cento immigrati hanno deciso venerdì sera di proclamare lo sciopero della fame. Da allora sostano sul sagrato del Duomo di Caserta, con volantini e striscioni, per rilanciare vertenze mai chiuse del tutto: le battaglie contro la famigerata Bossi-Fini e contro quella che il ministero dell'Interno ha definito "Operazione strade pulite" (versione politicamente corretta del "ripulisci le strade dal nero"), per la riapertura dei termini della sanatoria e per l'estensione della stessa ai lavoratori autonomi. Una richiesta, quest'ultima, particolarmente sentita in una città come Caserta che ospita in larga parte immigrati ambulanti o artigiani, di fatto tagliati fuori dalla sanatoria.

Lo sciopero è partito nel tardo pomeriggio e contava circa una settantina di immigrati di tutte le nazionalità, in prevalenza senegalesi e maghrebini. Ma nella mattinata di ieri erano diventati già centocinquanta. A loro si sono aggiunti i militanti del locale centro sociale "ex canapificio", del Forum contro il neoliberismo, i Disobbedienti e i Giovani Comunisti. Dopo la notte trascorsa al freddo, sul marmo del sagrato, ieri mattina anche il Vescovo ha voluto offrire coperte e parole di solidarietà. Quella stessa solidarietà che condisce il documento stilato dalla segreteria regionale di Rifondazione Comunista e firmato dai parlamentari Giovanni Russo Spena, Gigi Malabarba, Tommaso Sodano, Elettra Diana, Titti De Simone, Luigi Marino, Pierino Squeglia, Sandro De Franciscis, Lorenzo Diana Gaetano Pascarella. «Un folto gruppo di immigrati ha annunciato uno sciopero della fame sul sagrato del Duomo di Caserta - recita il testo - per promuovere le loro richieste di giustizia e dignità, per essere ascoltati nel loro grido di dolore, per chiedere un momento di più profonda riflessione che attraversi le coscienze delle donne e degli uomini di buona volontà durante le feste natalizie. Crediamo che questa invocazione di aiuto non possa essere lasciata senza risposta. Noi sottoscritti parlamentari della Repubblica Italiana di diversi gruppi politici chiediamo al Governo un atto di responsabilità convenendo un incontro con una delegazione di immigrati affinché essi possano presentare e discutere le loro richieste». Un incontro, dunque, che consenta agli immigrati di interloquire direttamente con l'Esecutivo, perché questo li ascolti e dia per una volta risposte che siano alternative alla repressione e alle operazioni di "pulizia".

«Siamo al fianco delle migranti e dei migranti impegnati in questa lotta durissima e tanto importante», ha poi commentato Paolo Galileo della segreteria regionale Rc Campania. Rincara la dose Enrico Milani, segretario della federazione casertana del partito di Fausto Bertinotti. La sua parola d'ordine è quella che ha contraddistinto finora le lotte del Movimento dei Movimenti: "Disobbediamo alla Bossi-Fini". Lo sciopero della fame proseguirà ad oltranza fino a quando gli immigrati non incontreranno il sottosegretario Alfredo Mantovano. A fare da intermediario, il prefetto della città Carlo Schilardi. «Caserta, un esempio per tutti».

L'eco della protesta di questi giorni deve risuonare in tutto il territorio nazionale. E' il senso dell'intervento di Russo Spena: «L'importanza e il rilievo di questa lotta con lo sciopero della fame dei migranti e con la richiesta di un incontro nazionale per rimettere al centro della vertenza gli obiettivi dei diritti di cittadinanza senza nessun confine - ha affermato - va al di là dell'ambito territoriale e delinea i contorni di una nuova soggettività di migranti». E' particolarmente significativo che a sostegno di questa lotta vi sia un ampio schieramento di forze che, oltre a Rifondazione comunista e ai suoi parlamentari, veda impegnati il Movimento dei Movimenti, la Cgil, l'associazionismo e il volontariato, senatori e deputati di altre forze politiche, dalla Margherita ai Democratici di sinistra, passando per i Verdi e per altre anime dello schieramento di centrosinistra.


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