ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Liberazione Giovedì 30 maggio 2002

Frida Nacinovich


Immigrazione, la destra scheda gli extracomunitari. Ma tra Lega e Udc è scontro

 

Il governo lascia l'impronta
Il ddl Bossi-Fini in discussione alla Camera, tra cannonate e discriminazioni

 


«Tabacci è una scheggia impazzita», urla il leghista Cè. Uno degli ex diccì di Roma ladrona, come li chiama Bossi. Ma Bruno Tabacci insiste: «Bisogna regolarizzare i lavoratori clandestini». E Castagnetti lo prende in parola: «Siamo d'accordo, ma adesso andate avanti». Flash da Montecitoro, durante la discussione sul disegno di legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Legge, ordine & celodurismo. Un cocktail preparato alla bouvette di Montecitorio dai barman Gianfranco Fini e Umberto Bossi. Uno è vice presidente del Consiglio, l'altro il ministro che domenica ha ritrovato il voto dei suoi paladini padani. Una strana coppia, nel segno degli opposti unità\secessione, centralismo\devolution, Roma ladrona\ Roma caput mundi. Eppure su una cosa sono d'accordo: no pasaran.

Gli immigrati, naturalmente. Va a finire che per non puntare l'indice contro neri, gialli, slavi e albanesi, nel calderone delle impronte digitali finiscono anche svizzeri, americani e norvegesi. Bravi, bene, bis. Così saranno rilevate le impronte a tutti gli stranieri extracomunitari che chiederanno un permesso di soggiorno in Italia, e a chi farà domanda di rinnovo. 236 voti a favore, 168 contrari e due astenuti: la Camera approva. Ulivo e Rifondazione comunista dicono che a questo punto le impronte andrebbero prese a tutte le persone non identificabili in altro modo (per esempio a quanti sono privi di documenti), mentre sarebbe «discriminatorio» rilevarle in base al fatto di avere o meno la nazionalità italiana. «Così dovremo rilevare le impronte anche ai cittadini Usa o svizzeri con i documenti in regola», osserva il socialista Enrico Buemi. «Creerete un incidente diplomatico internazionale», aggiunge cattivello il diessino Alberto Nigra. «E' una norma di garanzia - risponde la relatrice Isabella Bertolini - per gli stranieri regolari, perché assicura loro la certezza dell'identità». E che c'entrano gli irregolari con chi chiede il rinnovo del permesso di soggiorno?

Regolari, clandestini, profughi. Sono distinzioni che per Alessandro Cè non esistono. «Il voto di fiducia non è da escludere, richiamerebbe ognuno alle proprie responsabilità. Se la testardaggine e l'incoerenza si mantenessero tali si potrebbe ricorrere a questo strumento». La Lega invoca l'intervento di Berlusconi contro i disobbedienti del Polo. Un pasticcio, che venerdì arriverà in consiglio dei ministri. In proposito, Ignazio "diciamolo" La Russa è l'unico ottimista. Non è «uno scontro», ma una semplice «diversità d'opinione che non mina la solidità del governo». Insomma, sono differenze di sensibilità. Come nell'Ulivo di governo, qualche tempo fa. «Ci sarà tempo per affrontare l'articolo 29 - insiste La Russa - accetto scommesse su una veloce soluzione. Un decreto ad hoc? Lo ha escluso lo stesso ministro Giovanardi».

Il nazional alleato sorride. Ma in aula è il caos. Perfino il socialista democratico Ugo Intini parla come un no-global. «Il razzismo e l'intolleranza alla Le Pen in Italia stanno dentro la destra». Dice proprio così. «L'interesse dell'Ulivo e soprattutto del paese è che questa componente della maggioranza sia posta nella condizione di non nuocere - aggiunge - Se Bossi disprezza gli ex democristiani che stanno a destra, noi al contrario li stimiamo e vogliamo approfondire con loro un dialogo costruttivo». L'opposizione incoraggia il "disobbediente" Bruno Tabacci. Intanto i centristi della maggioranza ripetono la loro posizione, e avvertono l'esecutivo e gli alleati che «tutta l'Udc voterà a favore dell'emendamento». E vista la disponibilità di parte dell'opposizione ad appoggiarlo «c'è il rischio che questo passi...». Mica vorrete passare alla storia come i cani che sanno solo abbaiare, li sfida il fratello-coltello Pierluigi Castagnetti.

A Montecitorio c'è anche il vicepresidente di Confindustria Guidalberto Guidi. Che ci farà da queste parti? «C'è un problema con gli extracomunitari, abbiamo bisogno di gente e per questo ci incontriamo con il sottosegretario al Welfare Alfredo Mantovani», spiega. Vedi cosa succede a non dar retta a Tabacci, finisce che gli industriali si ritrovano senza braccia robuste per le loro fabbriche. Il ministro Roberto Maroni si apparta con il capogruppo dell'Udc Luca Volontè. Ma il calumet della pace resta chiuso nella tenda padana di Bossi. «Sull'immigrazione - dice Maroni sorridendo - la delega ce l'ha il sottosegretario Mantovano. Chiedete a lui. L'emendamento Tabacci? non l'ho ancora letto». E bravo, il ministro del lavoro.

Quando Graziella Mascia, Rifondazione comunista, si alza in piedi per proporre l'ennesimo emendamento, la Bossi-Fini si mostra in tutto il suo appeal xenofobo. «Coloro che chiedono il permesso di soggiorno ed ottengono un diniego hanno almeno il diritto di conoscerne le ragioni per scritto. Ed hanno il diritto di poter impugnare l'atto di diniego». Respinto, insieme al buon senso di chi chiede almeno pari dignità di fronte ad una legge indecente. In compenso passa l'articolo che invoca interventi più drastici contro le cosiddette "carrette del mare" che trasportano clandestini. Uno politicamente corretto come il diessino Marco Minniti perde le staffe: «Questo è un principio che ha bisogno della reciprocità che da parte degli altri paesi del Mediterraneo non c'è. Per non parlare delle funzioni di polizia che le navi della Marina Militare possono svolgere fuori dalle acque territoriali: si tratta di attività che sono vere e proprie azioni di pirateria internazionale».

Si va avanti, a oltranza. E re Silviolo? Scende dall'olimpo di Pratica di mare. «Ho visto che c'è stata qualche discussione in famiglia, ma troveremo prestissimo la soluzione, come si fa in una famiglia fra persone che si vogliono bene e si stimano». Andrà a finire che prenderanno le impronte anche a Tabacci. Per controllarlo meglio.

vedi i precedenti interventi