ALFREDO MANTOVANO

DEPUTATO AL PARLAMENTO ITALIANO

"La nuova ripartizione dei comitati di lavoro della Commissione Antimafia avvenuta nella seduta odierna ha un carattere esclusivamente lottizzatorio, che contraddice gravemente il metodo seguito finora dalla stessa Commissione Antimafia, di rispetto per l’opposizione, ma anzitutto di rispetto verso il lavoro effettivamente svolto. La dilatazione dei comitati (da 5 a 9) e l’assegnazione del coordinamento della gran parte degli stessi alla maggioranza (6 contro 3, mentre il precedente rapporto era di 3 a 2), testimonia che il solo criterio seguito è stato quello di accontentare le varie componenti della maggioranza stessa.

Alleanza Nazionale aveva il coordinamento di un comitato che si occupava di appalti, di riciclaggio, di usura e di racket. In tale ruolo ha prodotto indagini e documenti importanti, da quello sui testimoni di giustizia a quello sugli appalti a Cosa nostra nei cantieri navali di Palermo. Aveva in corso indagini importanti, tra cui quella sulle relazione fra usura e sistema creditizio che si era articolata fra l’altro nell’audizione di numerosi Procuratori della Repubblica.

Il lavoro svolto evidentemente non significa nulla. A.N. dava per scontato che tutto questo avesse un seguito, ed invece l’originario comitato è stato smembrato in tre parti, due delle quali sono andate alla maggioranza. In quanto forza di opposizione anche all’interno della Commissione Antimafia, Alleanza Nazionale non partecipa alla spartizione dei comitati, e oggi ha abbandonato l’aula della Commissione in totale dissenso con tale logica lottizzatoria."