ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su il manifesto (Sezione: Prima Pagina Pag. ) |
Martedì 17 Giugno 2003 |
Immigrati, Bossi l'ha sparata grossa DESTRA «Troglodita», «colpo di sole», «siamo gente cristiana»
ROMA Mai parlato di cannonate, mi riferivo solo alla libertà di arrembaggio delle navi che trasportano i clandestini». Il ministro per le riforma Umberto Bossi fa un passo indietro dopo che l'intervista rilasciata al Corsera - in cui invocava come soluzione agli sbarchi di immigrati il bombardamento delle carrette del mare - ha fatto infuriare non solo le sinistre ma la stessa maggioranza. «E' un'idea troglodita», ha sibilato l'Udc Follini; «Mi rifiuto di credere che una persona normale possa pensare di lasciare in acqua chi è in pericolo», ha commentato il nazional-alleato Buontempo, colto da un attacco di ragionevolezza. Il sottosegretario agli interni Mantovano (An) e il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini non mancano di ricordare che se la legge sull'immigrazione non funziona, è soprattutto colpa dei ministri della Lega (Maroni e Tremonti). Il dietrofront di Bossi è dettato innanzitutto da un'infuriata protesta di Silvio Berlusconi in persona. Il senatùr cerca di cavarsela in modo addirittura elegante: «Mi riferivo alla possibilità di fermare le navi in acque internazionali, come stabilito dal Trattato di Palermo, ancora non ratificato dallo stato italiano», ha spiegato. Peccato che quel Trattato imponga all'Italia di adeguare la propria normativa in modo da proteggere le vittime del traffico. Cioè quei «clandestini» che la Lega vuole affondare
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