ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su il manifesto (Sezione:  Politica Pag. 4) |
Domenica 9 giugno 2002 |
A. CO.
Immigrazione, nuovo scontro nel Polo
Lo scontro parlamentare sulla legge Bossi-Fini è finito, le tensioni all'interno della maggioranza invece sono rimaste tutte, e dopo una pausa di alcuni giorni tornano a emergere. I centristi del Polo hanno appena incamerato l'appoggio ufficiale dei giovani industriali (ma anche il presidente di Confindustria D'Amato, pur molto meno severo col governo dei suoi giovani colleghi, ammette che la legge sull'immigrazione «necessita di integrazioni»). Ovvio che tornino alla carica, e stavola mettendo in campo il leader numero uno, il presidente della camera Pier Casini. «Non mi piace - dichiara da Madrid alludendo palesemente alla Lega - chi liquida il problema dell'immigrazione guardandolo con le lenti di un ideologismo perverso, senza aderenza alla realtà». «La società multirazziale - prosegue - è un dato di fatto. Da essa non si torna indietro». Ma a Madrid c'è anche il collega presidente del senato Marcello Pera, forzista, e i suoi toni sono tutt'altri. A chi gli chiede di commentare la richiesta di sanatoria per i clandestini al nero avanzata dagli industriali si limita a rispondere: «Credo che le misure debbano essere molto rigorose». Aggiunge che anche dai rappresentanti del governo spagnolo gli sono arrivate conferme sull'opportunità di usare la massima intransigenza. Spiega che il Portogallo ha appena varato un paccheto di misure simili a quelle previste dalla legge Bossi-Fini e che pertanto Italia, Spagna e Portogallo si presenteranno al prossimo vertice di Siviglia con una linea comune sul problema immigrazione. Quella dura naturalmente.Casini invita anche le forze politiche a non usare l'immigrazione per fare «campagna elettorale». Ma ci sono tanti modi di fare propaganda elettorale e non è certo un caso che, proprio dal palco del convegno dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure, il sottosegretario agli Interni Mantovano annunci in pompa magna che nell'ultimo anno il tasso di espulsioni è cresciuto del 32%. Sul nodo della faccenda, le regolarizzazioni, invece Mantovano glissa. Ne parla, ma di sfuggita, il capo dei senatori forzisti Schifani: «L'emersione degli extracomunitari del lavoro nero verrà esaminata in un apposito disegno di legge». E' un ulteriore schiaffo ai centristi, che non hanno mai smesso, neppure dopo la ritirata alla camera, di chiedere la contestualità tra le regolarizzazioni e l'entrata in vigore della Bossi-Fini. Certo, quanto a rapporti di forza l'Udc è stata già battuta, ma il discorso potrebbe riaprirsi ora che a sponsorizzare le loro richieste ci sono le aziende, stavolta esplicitamente. |
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