ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su il manifesto (Sezione: POLITICA Pag. 4 ) |
Domenica 14 luglio 2002 |
CINZIA GUBBINI Niente impronte, sono preti
ROMA Le spiacevoli vicende della legge Bossi-Fini non accennano a terminare. Giusto ieri il Corsera anticipava una nuova iniziativa del governo in materia di immigrazione: le impronte digitali verranno rilevate a tutti gli immigrati che chiederanno un permesso di soggiorno, come detta la legge, ma forse verrà emanato un decreto che esonererà da questa misura «i preti e gli atleti». Al di là della bizzarra accoppiata - che illumina sull'idea di chiesa che permea questo cristiano governo - la domanda sorge spontanea: perché mai occorre individuare categorie privilegiate, se come si è affannato per tanto tempo a spiegare il sottosegretario Alfredo Mantovano, rilevare le impronte non è discriminatorio? Il Viminale, racconta il giornale di via Solferino, sostiene che in questi casi «la certezza dell'identità è più forte». Troppo facile ricordare gli ingegnosi alberi genealogici spacciati come veri da giocatori di fama e multimiliardarie società di calcio per assicurarsi un posto in prima fila nel campionato italiano; piuttosto viene da chiedersi se tra i preti saranno considerati anche, per esempio, gli imam musulmani. In attesa di una risposta dal ministero dell'interno, è utile sentire che ne pensa, a caldo, un sacerdote straniero cattolico. Don Lazzaro Kiggundu, che ha da poco preso i voti a Roma e si appresta tornare nel suo paese d'origine, l'Uganda, dice: «Riporterò una brutta immagine dell'Italia. Per carità, ho incontrato tanti italiani sinceri, che conoscono il valore dell'accoglienza. Ma non è così a livello istituzionale, mi dispiace dirlo. Sono rimasto davvero deluso, e mi tocca sottolineare che questo governo è stato votato dalla maggior parte degli italiani. Sapendo benissimo che tipo di atteggiamento avrebbe avuto nei confronti degli immigrati». Don Lazzaro, cosa ne pensa della decisione di prendere le impronte agli immigrati? Secondo lei per quale motivo il governo sta pensando di esonerare i preti e gli sportivi? Non trova che quest'iniziativa nasconda un'idea di chiesa intesa come luogo di potere, invece che come comunità evangelica? Non crede che i sacerdoti dovrebbero decidere di dare le impronte comunque? E la chiesa ufficiale, dovrebbe fare qualcosa? |
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