ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il manifesto
(Sezione:      Politica   Pag.  5 )
Venerdì 9 Aprile 2004

 

SICUREZZA

 Divieto di sorvolo su Roma durante la Pasqua. Il prefetto: «Nessun allarme»


 

Divieto di sorvolo dei cieli di Roma nelle festività pasquali per tutti i piccoli aerei che hanno regole di volo a vista. Questa l'ultima misura assunta ieri in seguito all'evolversi del conflitto in Iraq dov'è coinvolta l'Italia, dopo l'allagamento da 8 a oltre 13 mila degli obiettivi sensibile nello stivale deciso mercoledì. Il divieto di sorvolo riguarda un cilindro alto seimila metri dal suolo sopra la circonferenza del Grande raccordo anulare ed è «assistito» da una serie di prescrizioni di intervento in caso di violazione del divieto. E' previsto che i caccia intercettori siano pronti ad alzarsi in volo in pochissimi minuti (tra le 10 e le 14 durante lo svolgimento di cerimonie religiose) mentre altri sorvoleranno lo spazio aereo nazionale in determinate fasce orarie. Mobilitati anche gli elicotteri in assetto Smi (Slow moover interceptor), che hanno il compito di contrastare la minaccia che potrebbe arrivare da piccoli velivoli. In sostanza si tratta dello stesso protocollo adottato in altre occasioni, come lo scorso Natale e il G8.

«Non esistono elementi specifici forniti dai servizi segreti e dalle forze dell'ordine che parlano di concreti attentati - spiega il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, ribadendo quanto affermato mercoledì alla camera dal ministro dell'Interno Pisanu - ma c'è un livello di preoccupazione che dipende dal contesto generale e che non si può negare». Un contesto dato dal proseguimento delle ostilità in Iraq (dove gli statunitensi hanno fatto fuoco su una moschea), dal coincidere delle ferie pasquali con la ricorrenza della caduta di Baghdad, dal trigesimo della strage di Madrid.

A roma i maggiori controlli. Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza della capitale ha deciso ieri la chiusura di via della Conciliazione (che porta al Vaticano) fino a dopo Pasqua (lungo la strada sono stati anche controllati e sigillati alcuni tombini). Non sono state decise altre misure straordinarie di sicurezza, anche se sarà rafforzata la presenza delle forze dell'ordine. «Roma è a rischio terrorismo come tante altre città ma non esistono oggi condizioni particolari di allarme», ha detto il prefetto Achille Serra deprecando il gioco al lotto sulle date a rischio: «Sento dare i numeri perché non c'è a oggi nessun segnale specifico né su date né su eventuali attentati».

Per quanto riguarda il complesso delle misure, per la vigilanza sui 13 mila obiettivi sensibili in tutto il paese saranno impiegati più di 12 mila uomini delle forze dell'ordine e 4 mila militari. Spetterà a loro il controllo di sedi istituzionali, diplomatiche e religiose, scuole straniere, rappresentanze occidentali, israeliane e dei paesi coinvolti nella guerra in Iraq; ma anche aree esterne a basi militari, installazioni Nato e statunitensi, centri di trasmissione e di comunicazione, impianti di erogazione di servizi di pubblica utilità e relativi snodi, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie. Oltre, naturalmente, a chiese e monumenti, i luoghi più frequentati durante le vacanze pasquali.


    

 

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