ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su
il mattino di Padova (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 2 Agosto 2002 |
«Basta file per avere il permesso»
VENEZIA. Tra settembre e ottobre, migliaia di extracomunitari che lavorano "in nero", senza permesso di soggiorno, in molte aziende del Veneto, ma anche presso famiglie - come colf e badanti - potranno essere, finalmente, messi in regola con una procedura semplificata, che eviterà lunghe code in Prefettura e in Questura. E' il messaggio che il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano è venuto a comunicare ieri a Venezia, incontrando prefetti e questori delle province venete, ma anche i responsabili delle direzioni provinciali delle Poste, per concordare la concreta applicazione sul territorio della nuova legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Niente file ma appuntamenti precisi. Un unico kit da compilare, e basterà ritirarlo in uno qualunque dei 14 mila uffici postali italiani. «La nuova legge - ha spiegato Mantovano - entrerà in vigore tra la fine di agosto e gli inizi di settembre e contestualmente il Governo varerà un decreto-legge che estenderà i criteri per la regolarizzazione non solo a colf e badanti ma a tutto il il lavoro subordinato non in regola, come chiedevano proprio gli industriali del Triveneto. Scaduto il termine di 30 giorni per i lavoratori dipendenti e di 60 giorni per badanti e colf, non ci saranno proroghe. Chi non coglie immediatamente le opportunità verrà espulso, mentre per il datore di lavoro è prevista una pena detentiva da tre mesi a un anno ed una pecuniaria di 5 mila euro per ogni lavoratore irregolare. In questo momento c'è un'apertura, una mano tesa per far emergere tutto il sommerso. Poi non sarà più così». «Stiamo predisponendo sportelli unici per gli immigrati e per i datori di lavoro, con una rete di informazione regionale - ha detto l'assessore veneto all'immigrazione e alla sicurezza Raffaele Zanon -. Da settembre inizierà la campagna di comunicazione, formazione e consulenza in tutte le province. Potranno contribuirvi anche le associazioni di volontariato». In ogni ufficio postale immigrati, datori di lavoro, famiglie troveranno il kit composto da un modulo a lettura ottica, il modello prestampato per regolarizzare la situazione pensionabile regressa e soprattutto la ricevuta dell'assicurata: sarà questa ricevuta, compilata con i dati dell'immigrato, ad evitargli l'espulsione in caso di controllo delle forze dell'Ordine perchè dimostrerà che sta seguendo un iter per la regolarizzazione. Dopo aver spedito il modulo completo in tutte le sue parti, all'immigrato non resterà che attendere la convocazione della prefettura, che avverrà con un appuntamento preciso. Colf e badanti potranno dichiarare più datori di lavoro: il minimo previsto è di 439 euro corrisposte ogni mese.
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