ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su IL MATTINO (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 12 luglio 2002 |
I lavoratori in nero? A posto entro l’estate Sarà un decreto legge a stabilire i tempi e i modi della regolarizzazione prevista dalla Bossi-Fini, che riguarderà esclusivamente colf e «badanti» in servizio nelle famiglie con anziani e disabili. Per gli immigrati che lavorano in nero nelle imprese italiane, invece, bisognerà attendere ancora, ma soltanto poche settimane: il provvedimento arriverà «prima delle ferie estive», ha assicurato ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Su questo punto - ha detto - si è trovato un accordo tra Bossi e Buttiglione», quest’ultimo favorevole (la richiesta era stata avanzata con un emendamento dal deputato Udc Tabacci durante la discussione della legge), il primo invece del tutto contrario a ogni possibile forma di sanatoria. Non una sanatoria, ma «una regolarizzazione con tempi strettissimi e che non si baserà sulla data di presenza dell’immigrato sul territorio nazionale» è quella che riguarda colf e badanti, assicura intanto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano (An): il datore di lavoro «dovrà sottoscrivere un regolare contratto e pagare una somma forfettaria per i contributi pregressi non versati». La novità - sottolinea Mantovano - è che la regolarizzazione «questa volta non prevede lunghe pratiche, documenti e file davanti alle questure: basterà che il datore di lavoro si rechi in uno dei 14 mila uffici postali per compilare il modulo e pagare il contributo richiesto, una cifra ancora non fissata ma simile a quella prevista per la regolarizzazione delle colf e comunque relativa ad un trimestre di contributi. Il contratto di lavoro, invece, sarà siglato in prefettura». «Naturalmente - aggiunge Mantovano - l’immigrato non dovrà avere precedenti penali o carichi giudiziari pendenti e dovrà dimostrare di non essere socialmente pericoloso». |
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