ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su Il MATTINO (Sezione: Pag. ) |
Venerdì 13 Febbraio 2004 |
GIANNI CIUFO L’EMERGENZA CRIMINALITÀ Clan casertani nel Sud pontino
I tentativi di infiltrazione dei clan della camorra casertana e napoletana e l'attività della malavita organizzata nel pontino sono una realtà. È il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, che, nel confermare ciò, ha offerto il quadro della situazione della criminalità organizzata nell'area pontina, rispondendo ad un'interrogazione presentata dal deputato Vincenzo Zaccheo, che chiedeva delucidazioni sul livello della malavita in provincia di Latina. «Nel sud pontino - ha riferito Mantovano - estendono la propria influenza i sodalizi camorristici campani, che si interessano dei settori agro-alimentare, ittico, industriale ed edilizio». In quest'ultimo comparto, secondo l'esponente di Governo, agiscono, in molti casi, con la creazione di società finanziarie e immobiliari, che servirebbero da copertura. Per quanto riguarda l'attività dei clan casertani, Mantovano è stato più esplicito per quanto riguarda la provincia di Latina in genere, capoluogo compreso, dove un gruppo malavitoso di etnia nomade è «attivo nelle estorsioni e nella pratica usuraria in danno di operatori commerciali locali, nonchè nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti; attività illecite, queste ultime, contese da un clan camorristico del vicino versante casertano». Un quadro preoccupante quello reso da Mantovano secondo il quale nella provincia di Latina si registra la presenza di «piccole formazioni delinquenziali autoctone dedite, perlopiù, ai reati contro il patrimonio e allo spaccio di stupefacenti, nonché di elementi malavitosi provenienti dalla Sicilia (in specie legati a Cosa nostra) e dalla Calabria, collegati a imprenditori locali interessati, soprattutto, al settore degli appalti pubblici». Proprio in virtù di questa situazione, il sottosegretario agli Interni ha anticipato il potenziamento degli organici delle forze dell'ordine in tutta la provincia, dove l'attività contro il crimine organizzato è incessante.
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