Quella di oggi a Napoli sarà una giornata quasi interamente dedicata al contrasto del racket e dell’usura (a parte un dibattito aperto con Bocchino, Viespoli, Diodato e Muro alle 18 in piazza San Vitale) per il sottosegretario all’Interno con delega alla sicurezza Alfredo Mantovano, che alle 15 in Prefettura firmerà un protocollo d’intesa con i vertici degli istituti di credito e delle forze di polizia locali: col prefetto Profili ci saranno il direttore della sede napoletana della Banca d’Italia, Flaminio Giovagnoli, il responsabile del settore affari legali dell’Abi-Roma, Sergio Battaglia, i vertici di varie banche napoletane e quelli provinciali delle forze dell’ordine, il commissario nazionale antiracket e antiusura prefetto Carlo Ferrigno e l’ex commerciante siciliano Tano Grasso, consulente del Comune per le politiche contro il racket e l’usura.

Poi il sottosegretario presiederà un incontro a porte chiuse - nei locali della scuola elementare in corso Duca D’Aosta - con Profili, i vertici di polizia carabinieri e finanza, i dirigenti delle quattro associazioni napoletane (Pianura, Bagnoli, San Giovanni, Imprese edili per la legalità). Alle 17.30 attraversando a piedi il corso Duca D’Aosta e via Provinciale insieme con Tano Grasso e i responsabili delle associazioni Mantovano raggiungerà via Salvator Dalì, dove incontrerà i commercianti proprio nel punto dove il 30 maggio scorso furono esplosi alcuni colpi di lupara nelle saracinesche del negozio di ferramenta «Fe.Gar.» il cui titolare il giorno prima si era presentato in tribunale nell’ambito di un processo contro Giorgio Lago (un’ora dopo, fucilate anche contro il mobilificio Improta di via Domenico Padula).

In via Dalì incontrerà anche i giornalisti. Po subito in piazza San Vitale, a Fuorigrotta, per un dibattito aperto organizzato da Alleanza nazionale su «Tra valori e programmi, per le vittorie del 2006» con l’onorevole Italo Bocchino, il sottosegretario Pasquale Viespoli, il capogruppo comunale Pietro Diodato e presidente provinciale Luigi Muro.