ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL MATTINO (Sezione: Pag. ) |
Mercoledì 15 ottobre 2003 |
Il progetto: da sei anni in Italia e con reddito
Il gruppo di lavoro di An (il sottosegretario Mantovano, il coordinatore La Russa, i capigruppo di Camera e Senato, Anedda e Nania, il responsabile di An per l'immigrazione, Giampaolo Landi di Chiavenna) ha concluso l’operazione ieri sera. Oggi la proposta di legge sul diritto di voto agli immigrati sarà presentata in una conferenza stampa, domani verrà depositata alla Camera. Quella di An è una proposta di legge costituzionale che modifica l'articolo 48 della Carta fondamentale. In pratica viene esteso agli extra-comunitari l'applicazione del decreto legislativo del 1996 (il 197 del 12 aprile) che attribuisce ai cittadini comunitari residenti in Italia la possibilità di votare alle elezioni comunali e alle circoscrizionali. Però vengono imposti alcuni limiti: l'extracomunitario dovrà risiedere in Italia da almeno sei anni; avere un reddito tale da garantire il mantenimento suo e della famiglia, dimostrabile attraverso la regolarità dei versamenti fiscali e contributivi; è escluso chi ha commesso reati per i quali è previsto l'arresto. Infine viene richiesta l'accettazione dei principi della Costituzione italiana. L'applicazione del decreto legislativo del 1996 implica non solo l'elettorato attivo, ma anche quello passivo. Insomma, gli extracomunitari potranno candidarsi alle amministrative, ma non alla carica di sindaco e non potranno nemmeno divenire vice-sindaco.
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