ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
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Articolo pubblicato su Il Mattino | Venerdì 19 aprile 2002 |
MARIELLA PAOLETTI
Possibile regolarizzare solo
una persona per famiglia:
l’emendamento della Lega
scatena la rivolta del Ccd
È guerra di emendamenti nella maggioranza sulla sanatoria per le «badanti», cioè le persone che assistono malati, anziani e disabili nelle famiglie. È guerra tra centristi e gli altri alleati, dopo che emersa la possibilità di introdurre un «tetto» per le sanatorie delle «badanti» mentre il governo ha detto «no» allo stralcio dal provvedimento delle norme sul diritto di asilo. Il Senato aveva fissato per ciascuna famiglia la possibilità di regolarizzare una colf e un numero illimitato di badanti perchè alcuni malati o disabili gravi necessitano in una giornata di più persone. Ma le stime del numero di regolarizzazioni, 300mila (forse 500mila) aveva indotto la Lega all’attacco. La relatrice al provvedimento, Isabella Bertolini (Fi), dopo una mediazione con Bossi, ha avanzato la proposta di porre anche per le «badanti» il tetto di una a famiglia in cambio della rinuncia a presentare emendamenti più restrittivi. I centristi sono insorti: «Temo - ha detto il ministro Carlo Giovanardi - che mettere in discussione una parte dell'accordo possa portare ogni gruppo parlamentare della maggioranza a rimettere in discussione anche tutti gli altri punti della legge». Un «emendamento vergognoso» per ildirettivo dell'Udc, che ha minacciato di non votare la legge. Ferma la replica della Bertolini: «non accetto veti e minacce», nè la maggioranza può essere intesa come «un autobus da cui si sale e si scende a seconda delle convenienze». Parole che hanno suscitato una «sdegnata» reazione del Ccd. La Lega, poi, venendo meno all'accordo tra Bossi e Bertolini, ha depositato una serie di emendamenti: le famiglie potranno sanare o la colf o la «badante» (dietro presentazione di un certificato medico che attesti un male grave), potranno essere regolarizzate le colf solo se i coniugi lavorano entrambi o se hanno più di 65 anni. La Bertolini, in serata, getta acqua sul fuoco: è solo un’ipotesi, dobbiamo lavorare insieme». Intanto, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha detto «no», a nome del governo, allo stralcio delle norme sui rifugiati, chiesto dall'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati, Ruud Lubbers, e dall'opposizione. Decisione giudicata «grave» dal centrosinistra. Mantovano ha preannunciato modifiche garantiste ai due articoli della legge che toccano il diritto di asilo. Oggi il testo prevede che se la domanda di asilo è respinta, la persona è rimandato nel suo paese di origine, da dove può presentare ricorso. Mantovano ipotizza di introdurre una sospensiva del rimpatrio di 15 giorni ma chi fa ricorso dovrà rimanere in un Centro di permanenza. «Un indegno teatrino - dice Livia Turco, responsabile Welfare dei Ds - giocato sulla pelle di anziani, disabili, famiglie, immigrati. La CdL sta per votare un provvedimento incostituzionale, privo di risorse. Faremo ostruzionismo».
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