ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO
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Martedì 23 Maggio 2006

 

 

 

 

 Ferrero apre allo spinello il centrodestra insorge


 

Roma. «Per uno spinello non mi sembra che sia morto nessuno»: il nuovo ministro per la Solidarità sociale, Paolo Ferrero, intervistato da Sky Tg24 davanti a Montecitorio apre subito il fronte del consumo di droghe contestando la legge Fini. «Dobbiamo muoverci con nettezza - spiega il ministro ed esponente di Rifondazione - bisogna dividere la repressione del commercio dei traffici di droga, depenalizzando i consumi. Non si può creare un meccanismo in cui il grande spacciatore e il ragazzino che si fa lo spinello vengono messi sulla stessa barca. Bisogna inoltre dividere nettamente le droghe pesanti da quelle leggere, riducendo il più possibile il consumo di droghe pesanti perch‚ rovinano la vita della gente e avere una pratica di dialogo con i consumatori di droghe leggere». Quanto basta per innescare le durissime reazioni del centrodestra.

«Le affermazioni del ministro Ferrero lasciano sbigottiti ma d’altra parte erano prevedibili - annota Mussolini di Azione sociale - Si tratta di una «logica perversa e malata che rappresenta in tutto il suo delirio la mentalità di una sinistra nemica delle giovani generazioni». Non è da meno Mantovano di An. «Di spinello si muore e lo dimostra l’omicidio di Alenja Bortolotto». Ma altri esponenti della sinistra radicale arriva il sotegno a Ferrrero. Ecco per i Verdi Bulgarelli: «In materia di tossicodipendenze è necessario inaugurare un nuovo corso, aprendo finalmente un confronto serio sulla depenalizzazione delle droghe leggere».


    

 

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