Dopo la precisazione del ministro della Giustizia Mastella sull’esclusione da una eventuale amnsistia dei reati per pedofilia e mafia, il centrosinistra prova ad accelerare. Rifondazione comunista, in particolare, propone che la questione sia messa nel prossimo calendario dei lavori della capigruppo estendendo la discussione anche all’indulto. E mentre il governo è riunito a conclave in Umbria con il premier Prodi, dalla Cdl continuano ad arrivare segnali di segno contrastante.

Mentre An è irremovibile sul no e continua ad attaccare con Mantovano («Mastella è un irresponsabile che oggi alimenta le speranze dei detenuti e domani si troverà a doverne gestire la delusione e le immaginabili rivolte»), Forza Italia mantiene il suo sì condizionato. Afferma il vicecoordinatore nazionale Cicchitto: «Il ministro Mastella è partito con un piede giusto ed uno sbagliato questo provvedimento, che richiede un così vasto consenso, non può essere preso mentre sulla stessa materia, su altre questioni, infuria una guerra durissima derivante dal tentativo di smantellare leggi come quelle su inappellabilità, ordinamento giudiziario ed ex Cirielli».