ALFREDO
MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INTERNO |
Interventi sulla stampa |
Articolo pubblicato su IL MATTINO (Sezione: Pag. ) |
Domenica 5 giugno 2005 |
giu.cri.
Caccia aperta ai banditi, nessuno collabora
Migliorano le condizioni di Carlo Desideri, l’imprenditore toscano ferito gravemente da quattro banditi a Casavatore durante un tentativo di rapina. L’uomo, ricoverato nel reparto di Rianimazione del San Giovanni Bosco, ieri ha ripreso a respirare senza l’ausilio delle macchine. La prognosi resta riservata. A preoccupare sono le condizioni del braccio colpito da un proiettile che ha reciso l’arteria omerale. Per lo sfortunato imprenditore fiorentino si prevede una degenza assai lunga. Proseguono intanto le indagini dei carabinieri, che puntano a individuare i quattro componenti del commando entrato in azione sulla Rotonda di Arzano giovedì pomeriggio e che volevano impossessarsi della Bmw di Desideri. Nelle ultime ore i carabinieri hanno setacciato gli ambienti della malavita in tutta la zona nord di Napoli. Le indagini purtroppo non possono fare affidamento su alcuna testimonianza; secondo un copione ormai tristemente noto non uno degli automobilisti presenti in zona si è fatto avanti per aiutare gli investigatori, fornendo anche un minimo particolare sulla sequenza dei fatti. Nessuno: eppure in tanti hanno visto quel che è accaduto in un tratto di strada molto frequentato all’ora in cui si è verificata l’aggressione. Un dato appare comunque anomalo agli inquirenti rispetto all’esperienza dei casi passati: quello relativo ai caschi indossati dai malviventi. «Da oggi la mia vita cambierà», ha detto ieri Stefano Desideri, il figlio ventenne dell’imprenditore. «Non potete capire - ha detto rivolgendosi ai giornalisti - hanno mai sparato a vostro padre?». Martedì il prefetto ha convocato una riunione del comitato per l’ordine pubblico alla quale parteciperà anche il sindaco di Casavatore, Pasquale Sollo. E non si attenuano le polemiche sulla proposta-provocazione di istituire una taglia per smascherare i banditi, attribuita ad un amico di Desideri, Pietro Vanni. «Sono iniziative che non voglio giudicare perché nascono da situazioni di disagio e disperazione, al di là delle intenzioni con le quali sono promosse», ha detto il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. Anche il sindaco Iervolino è intervenuta sull’argomento: «Una taglia sui rapinatori? Non appartiene - ha detto - alla nostra cultura giuridica e non serve a niente». Ieri l’assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano ha fatto visita in ospedale a Desideri. «Hanno smentito - spiega l'assessore - di aver voluto mettere realmente una taglia e questo non può che trovarmi d’accordo. Come Regione, come istituzione, siamo per il rispetto della legge e non per la legge “fai-da-te”». giu.cri.
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